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LA NORVEGIA "TIFA" PER LA VIA QUERINISSIMA

La Confraternia del Bacala' alla Vicentina incontra il ministro della Pesca norvegese Per Sandber, che appoggerà il progetto promosso dal sodalizio berico

giovedì 30 giugno 2016
Da destra, il presidente Luciano Righi, il Ministro Per Sandber e il presidente del Cers (Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche) Massimo Andreoli. Da destra, il presidente Luciano Righi, il Ministro Per Sandber e il presidente del Cers (Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche) Massimo Andreoli.

Si dice spesso che la gastronomia è il miglior “ambasciatore” del made in Italy nel mondo. Ma c’è chi sa trasformare una “frase fatta” in una realtà. E’ il caso della Confraternita del Bacalà alla Vicentina, che dal 1987, anno della sua fondazione, è un baluardo nella tutela della tipicità del piatto e un motore di promozione della vicentinità nel mondo. Nelle scorse settimane, Luciano Righi, presidente della Confraternita, ha incontrato  a Milano il nuovo ministro norvegese della Pesca, Per Sandber, a margine di un convegno del Norwegian Seafood Council: “Mi ha sorpreso che a chiedere di conoscerci sia stato lo stesso Ministro – racconta il presidente Righi – perché sappiamo quanto in Italia, per realtà come le nostre, sia spesso difficile anche parlare con la segreteria di un Ministero. Invece abbiamo avuto un colloquio importante, dal quale sono uscito con la promessa che il Ministro ci manderà una lettera in cui il Governo Norvegese si impegna a sostenere il progetto della via Querinissima”. Un bel viatico, dunque,  per l’itinerario europeo, promosso proprio dalla Confraternita, che unisce i 14 Paesi attraversati dallo storico viaggio di Pietro Querini, grazie al quale lo stoccafisso è arrivato in Italia dalle isola Lofoten, in Norvegia. Va detto, però, che anche in Italia la Via Querinissima sta compiendo notevoli passi  in avanti: “La recente pubblicazione sul Bur del protocollo d’Intesa tra Regione Veneto e Regione Nordland, della Novergia, che dà sostegno istituzionale al progetto Via Querinissima – spiega il presidente Righi -, è una bella spinta verso il nostro ambizioso obiettivo di fare, di questo percorso, un Itinerario Culturale riconosciuto dal Consiglio d’Europa”.
Non è un traguardo facile, certo, basti pensare che lo stesso status ce l’hanno percorsi famosi come il “Cammino di Santiago di Compostela” e la “Via Francigena”, ma la Confraternita conta di arrivarci intessendo fitte trame di relazioni internazionali, a cominciare proprio dalla Norvegia. Che la direzione sia quella giusta lo confermano altri recenti fatti: a marzo la Confraternita del Bacalà alla Vicentina è stata l’unica confraternita italiana  invitata al pranzo ufficiale di Milano con il Re di Norvegia Harald V. E solo qualche giorno fa, la Confraternita del Bacalà alla Vicentina ha partecipato, su specifico invito, al Festival Anseatico di Bergen, con gli organizzatori che hanno riservato al sodalizio vicentino una prestigiosa postazione di rappresentanza all’interno proprio del museo anseatico Schotsene, nel quartiere di Brigen. “Siamo stati accolti con tutti gli onori – conferma il presidente Luciano Righi – ed eravamo gli unici rappresentanti italiani del grande convegno ufficiale che ha aperto il Festival. E’ stata un’occasione per intessere molte relazioni con delegati di altri Paesi, sempre in funzione della Via Querinissima, oltre che per la promozione del Bacalà alla Vicentina. Un primo risultato? Siamo già stati invitati dagli organizzatori della prossima edizione del festival a Rostock, in Germania, una città che ha rilevanza storica nel viaggio di Querini, visto che qui si fermò, al ritorno, una parte dell’equipaggio che aveva partecipato alla spedizione del navigatore veneziano”.  A 584 anni di distanza da quel viaggio, che tanta influenza ebbe nella storia della gastronomia italiana (basti pensare alla diffusione dello stoccafisso nelle cucine regionali del nostro Paese), i destini tornano ad incrociarsi nel nome della Via Querinissima.


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