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LE SPESE OBBLIGATE INCIDONO PER IL 41%: SU LA SPESA PER I SERVIZI, GIÙ QUELLA PER IL CIBO

Analisi dell'Ufficio Studi Confcommercio: abitazione, assicurazioni, carburanti e sanità "costano" ad ogni cittadino quasi 7.400 euro l'anno

mercoledì 14 agosto 2019

Dopo la continua crescita tra il 1995 e il 2013 (+5,4%), la quota di spese obbligate sul totale dei consumi negli ultimi sei anni è in leggera diminuzione, a causa soprattutto del recente calo del prezzo delle materie prime energetiche, ma rimane comunque elevata con un'incidenza nel 2019 di quasi il 41% sul totale dei consumi delle famiglie e arrivando a pesare per quasi 7.400 euro l'anno pro capite.

E' il principale risultati che emerge da un'analisi dell'Ufficio Studi di Confcommercio sulle spese obbligate delle famiglie tra il 1995 e il 2019. Tra queste, la voce abitazione è quella che incide maggiormente arrivando a "mangiarsi" - tra affitti, manutenzioni, bollette, e utenze - 4.200 euro pro capite. All'interno dei consumi commercializzabili (10.712 euro pro capite nel 2019) la componente principale è rappresentata dai beni (37,7% dei consumi), con la quota di spesa destinata agli alimentari che risulta però in costante riduzione passando da poco più di 3.000 euro pro capite nel 1995 a 2.700 euro nel 2019. Nello stesso periodo aumenta la spesa per i servizi (21,5% del totale) passata da 2.800 euro a quasi 3.900 euro.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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