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APPELLO AL GOVERNATORE ZAIA: «MISURE PLAUSIBILI O I LOCALI RISCHIANO DI NON RIAPRIRE»

Fipe-Confcommercio Veneto scrive al presidente della Regione. Per Gianluca Baratto (Fipe Vicenza) è essenziale “ottenere subito regole anti covid sostenibili da un punto di vista organizzativo ed economico”

martedì 12 maggio 2020
APPELLO AL GOVERNATORE ZAIA: «MISURE PLAUSIBILI O APPELLO AL GOVERNATORE ZAIA: «MISURE PLAUSIBILI O

«L’interlocuzione con il Governo è stata difficilissima in quanto si è trincerato dietro a task force varie e alle decisioni del comitato tecnico scientifico. Fortunatamente abbiamo trovato sponda nel Presidente della Regione Veneto Luca Zaia che, pur avendo come “faro” principale la salute della collettività, non si è arroccato su posizioni “lunari” difficilmente applicabili nella nostra realtà di pubblici esercizi e dov’era possibile ha emanato ordinanze che dessero una piccola boccata d’ossigeno ad un comparto in affanno, a rischio tracollo». Esordisce così  Erminio Alajmo, presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi Confcommerico (FIPE) del Veneto, il giorno dopo l’incontro tra  Regioni e Governo in cui è stata condivisa la linea che dovrebbe portare all’apertura di bar, ristoranti, pizzerie e in generale tutti i pubblici esercizi a partire dal 18 maggio.

«Come categoria che, da sola, “vale” oltre 3 miliardi di euro annui di giro d’affari, senza contare l’indotto, circa 120 mila posti di lavoro e rappresenta un fondamentale mercato per il comparto agroalimentare, vitivinicolo e turistico regionale e nazionale – prosegue Alajmo – avevamo richiesto la possibilità di aprire le nostre attività almeno con la vendita per asporto, da affiancare al delivery, e Zaia ce l’ha concessa il 24 aprile, rispetto al 4 maggio del premier Conte. Il 5 maggio la Regione Veneto ha tolto, su nostra richiesta, l’obbligo della prenotazione preventiva e ha permesso il servizio di “mensa contrattualizzata”. Infine Zaia, d’intesa anche con altri governatori, ha “sposato” la nostra richiesta di apertura del servizio di somministrazione di alimenti e bevande al 18 maggio, sorretta da un’efficace raccolta firme tramite una petizione on-line che avevamo lanciato come FIPE sulla piattaforma change.org e che ha raccolto in pochissimo tempo circa 23.000 adesioni. Insomma, appare chiaro che l’interlocuzione con il governo regionale ha funzionato, eccome, rispetto a quello nazionale, rimasto sordo agli appelli di imprenditori disperati, che sono stati chiusi d’autorità per primi e che sarebbero stati destinati a riaprire per ultimi l’1 giugno, in un crescendo di incomprensibili disuguaglianze tra categorie di operatori».

«In qualità di Federazione maggiormente rappresentativa, sia in ambito regionale che nazionale – continua Alajmo – abbiamo scritto oggi una lettera al Presidente Luca Zaia ed all’assessore Roberto Marcato con la quale chiediamo con forza che le linee guida da adottare per la riapertura del 18 maggio siano poche, chiare e facilmente adottabili, soprattutto in tema di “distanze minime”. Diversamente un gran numero di imprese sarebbero costrette a rinunciare a riaprire, probabilmente per sempre, lasciando senza lavoro le proprie famiglie, i collaboratori ed i dipendenti, con decine di migliaia di posti di lavoro irrimediabilmente persi e tutte le drammatiche conseguenze in ambito economico e di tenuta sociale».

Sulle riaperture previste il 18 maggio interviene anche il presidente provinciale di Fipe Confcommercio Vicenza Gianluca Baratto: “Riaprire il 18 maggio e non l’1 giugno rappresentava per molte imprese l’unica soluzione plausibile per sopravvivere e non dover chiudere per sempre. Aver ottenuto, come sembrerebbe, questo risultato, è  importante e si deve grazie al pressing della categoria e all’attenzione della Regione. Ma ora si gioca una partita ancor più complessa: ottenere subito regole anti covid sostenibili da un punto di vista organizzativo ed economico, garantendo al contempo la sicurezza dei clienti. Noi pensiamo che sia possibile, Fipe nazionale le ha anche già scritte e presentate ai tavoli dei tecnici: le anticipazioni lette in queste ore vanno però in tutt’altra direzione e dunque chiediamo a gran forza che le imprese siano messe nelle condizioni di lavorare”. Il presidente provinciale Gianluca Baratto lancia anche un appello ai Comuni della provincia: “Si favoriscano, come abbiamo chiesto con una nostra lettera nei giorni scorsi,  la concessione dei plateatici e il loro ampliamento, senza aggravi di spesa per i locali: sarà strategico per molti poter contare sullo spazio esterno, garantendo quella redditività che rischierebbe di mancare in caso di limitazione dei posti a sedere. Alcuni Comuni, come Vicenza, si sono mossi nella giusta direzione: estendiamo questa buona prassi a tutti e facciamolo quanto prima”.

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