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"QUOTA 100" DIFFICILE DA RAGGIUNGERE PER GLI AGENTI DI COMMERCIO

Fnaarc torna a sollecitare chiarimenti e soluzioni da parte del Governo e delle Commissioni parlamentari competenti per superare le difficoltà operative

martedì 16 luglio 2019
Fonte: Confcommercio Nazionale

Le organizzazioni sindacali di categoria degli agenti e rappresentanti di commercio tornano con forza a chiedere al Governo e alle competenti Commissioni parlamentari chiarimenti e soluzioni per superare le difficoltà operative di accesso anticipato al pensionamento con "quota 100".

Una nuova nota (dopo la prima inviata a fine febbraio) è stata inviata da Fnaarc, Fiarc, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Ugl e Usarci al ministro del Lavoro e vicepremier Luigi Di Maio, ai sottosegretari del Ministero del Lavoro Claudio Durigon e Claudio Cominardi, al presidente della XI Commissione Lavoro della Camera Andrea Giaccone e al presidente della XI Commissione Lavoro del Senato Nunzia Catalfo.  Ancora oggi sono molti gli agenti di commercio che "si vedono penalizzati dal poter beneficiare del trattamento pensionistico introdotto quest'anno" e che attendono una risposta. La disciplina introdotta, infatti, non ha tenuto conto delle specifiche modalità di svolgimento e cessazione dell'attività di intermediazione commerciale previste dalle norme di legge e dagli Accordi economici collettivi (Aec) che regolano il rapporto d'agenzia. Le organizzazioni sindacali di categoria degli agenti e rappresentanti di commercio sottolineano le contraddizioni fra le nuove norme e quanto, invece, previsto dal Codice Civile e dagli Aec. In particolare, nella fase di chiusura dei rapporti contrattuali con le aziende rappresentate dagli agenti, la prevista impossibilità di cumulare la pensione "quota 100" con i redditi derivanti dall'attività – pena la sospensione dell'erogazione della stessa pensione – impedisce all'agente di commercio di poter incassare quelle provvigioni, relative a ordini conclusi prima della conclusione del rapporto contrattuale e maturate a seguito del rapporto stesso, ma pagate successivamente a rapporto d'agenzia concluso.

Il chiarimento nuovamente richiesto a Governo e Parlamento è urgente per avere una corretta interpretazione della normativa, al fine di evitare un'ingiusta disparità a danno di un'intera categoria.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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