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PER L'ISTAT SARÀ RECESSIONE ANCHE NEL 2013

"Prospettive per l'economia italiana nel 2012-2013": il Pil calerà del 2,3 per cento quest'anno e dello 0,5 nel 2013. Consumi ancora giù

martedì 06 novembre 2012
La sede dell'Istat La sede dell'Istat
Fonte: Confcommercio nazionale
Nel 2012 il prodotto interno lordo italiano calerà del 2,3%, mentre nel 2013 scenderà dello 0,5%
"nonostante l'attenuazione degli impulsi sfavorevoli ed un moderato recupero dell'attività economica nel secondo semestre". E' quanto prevede l'Istat nelle "Prospettive per l'economia
italiana nel 2012-2013". E la debolezza dell'economia fa sentire i suoi effetti anche sul mercato del lavoro. Sempre secondo l'Istituto di statistica, "la crescita delle persone in cerca di lavoro
iniziata alla fine del 2011 è alla base del rilevante incremento del tasso di disoccupazione previsto per quest'anno (10,6%). Per il 2013, il tasso di disoccupazione continuerebbe ad aumentare (11,4%) sia a causa del contrarsi dell'occupazione, sia per l'aumento dell'incidenza della disoccupazione di lunga durata. Le retribuzioni per dipendente mostrerebbero una dinamica moderata (0,9%, nel 2012 e 1% nel 2013). La produttività del lavoro diminuirebbe nel 2012 per
poi stabilizzarsi nel 2013. Il costo del lavoro per unità di prodotto tenderebbe a crescere in entrambi gli anni". Quanto ai prezzi, nel 2012 il tasso di crescita del deflatore della spesa delle famiglie residenti è stimato al 2,7%. Il processo di rientro dall'inflazione dovrebbe rafforzarsi nel 2013, grazie ad una riduzione dei costi delle materie prime e a un andamento dei costi interni complessivamente moderato: in presenza di una domanda debole e dell'aumento previsto per luglio dell'Iva, nel 2013 l'incremento del deflatore dei consumi delle famiglie è previsto pari al 2 per cento. La spesa privata per consumi dovrebbe registrare quest'anno una contrazione del 3,2% e nel 2013 risulterebbe ancora in calo (-0,7%) per ''le persistenti difficoltà sul mercato del lavoro e della debolezza dei redditi nominali''.

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