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SALDI ANTICIPATI IN VENETO: DECISONE INEVITABILE

Il presidente Garzaro: "Fondamentale che questo anticipo sulla data ufficiale sia un'eccezione e non l'apripista per saldi sempre più a ridosso del Natale"

martedì 16 dicembre 2014

Viene anticipato al giorno 3 gennaio 2015 l’inizio dei saldi invernali di fine stagione in Veneto. Lo ha deciso la Giunta Regionale dopo aver acquisito il parere favorevole delle organizzazioni di categoria del commercio e dei consumatori.Il calendario delle vendite di fine stagione invernale della Regione del Veneto prevede infatti che l'inizio dei saldi sia fissato al primo giorno feriale antecedente alla festività del 6 gennaio mentre la fine è il 28 febbraio di ciascun anno, recependo in tal senso l’indirizzo unitario formulato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province. Per la stagione invernale 2014-2015 l’inizio dei saldi era fissato, quindi, al giorno 5 gennaio 2015.Alcune organizzazioni delle imprese del commercio hanno formulato all’amministrazione regionale, in seguito ad analoga iniziativa rivolta alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, una richiesta di anticipazione dell’inizio a sabato 3 gennaio 2015, per beneficiare della presenza del week-end dei giorni 3 e 4 gennaio 2015 quale occasione per l’offerta di vendita al pubblico di prodotti a condizioni più favorevoli. "La richiesta - chiarisce in una nota la Regione -  è stata accolta e costituisce comunque una deroga specifica per il solo anno 2015. La maggioranza delle Regioni, comprese quelle confinanti con il Veneto quali la Lombardia e l’Emilia Romagna, ha dato parere favorevole all’anticipazione". “A questo punto era una decisione inevitabile, poiché la cosa più importante è che Veneto e regioni limitrofe inizino i saldi tutti lo stesso giorno – afferma il presidente Matteo Garzaro -, evitando pendolarismi di clienti alla ricerca di prezzi scontati altrove e non nei negozi del territorio. Fondamentale – aggiunge Garzaro - è che questo anticipo d’inizio sulla data ufficiale rimanga un’eccezione di quest’anno e non l’apripista per dare il via, in futuro, ai saldi sempre più a ridosso del Natale. Deve infatti essere conservata la loro vera funzione e cioè essere l’occasione per il negoziante di vendere gli articoli di moda rimasti a fine stagione e per i clienti di acquistare merce di qualità a prezzi vantaggiosi. Per questo, semmai, bisognerebbe valutare di spostare i saldi invernali davvero a fine stagione, cioè a ridosso della primavera, mettendo in vendita con sconti allettanti quello che, diversamente, sarebbe destinato al magazzino”.
Sulla stessa linea il pensiero di Giannino Gabriel, presidente regionale di Federmoda: “Già nella Conferenza Stato Regioni avevamo dato parere favorevole – dichiara –. Confidiamo nell’anticipo dei saldi invernali come contributo allo sblocco dei consumi, in un periodo in cui i commercianti, soprattutto quelli del settore abbigliamento, sono in forte crisi, e i consumatori hanno le tasche svuotate dalle tasse pagate nel coro dell’anno e soprattutto in quest’ultimo mese”.

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