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A NOVEMBRE CONSUMI IN "FERMENTO"

L'indicatore dei Consumi Confcommercio è salito dello 0,1% rispetto ad ottobre e dello 0,3% sullo stesso mese dell'anno scorso. In ripresa anche i prezzi.

giovedì 12 gennaio 2017
Fonte: Confcommercio Nazionale

Nel novembre scorso l'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC)  è cresciuto dello 0,1% rispetto ad ottobre e dello 0,3% su base annua. E' una conferma anche in termini di media mobile a tre mesi, secondo l'Ufficio Studi Confcommercio, della "stabilizzazione della domanda da parte delle famiglie che mantengono un atteggiamento prudente verso il consumo in linea con un sentiment che, nonostante sia tornato a crescere a dicembre dopo quattro mesi, si mantiene su livelli inferiori rispetto all'inizio del 2016". 

LE DINAMICHE CONGIUNTURALI
Il modesto incremento registrato a novembre deriva da un aumento sia della domanda di beni, cresciuta dello 0,2% dopo il calo di ottobre, sia della componente relativa ai servizi (+0,1%). Per quanto riguarda le singole macro-funzioni di spesa, l'unica variazione positiva di un certo rilievo si è riscontrata per i beni e servizi per la mobilità (+1%), che hanno recuperato, in parte, la perdita che si è registrata nel mese precedente, grazie all'incremento delle vendite di auto e moto ai privati. Valori positivi hanno riguardato anche la spesa per i beni e i servizi per le comunicazioni (+0,5%) e quella per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,2%). Stabile la domanda per i beni e i servizi ricreativi, per i beni e servizi per la casa, in stagnazione da agosto, per gli alimentari, le bevande e i tabacchi. In contenuta diminuzione sia la spesa per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (-0,1%), sia la spesa per l'abbigliamento e le calzature (-0,2%).

LE DINAMICHE TENDENZIALI
La crescita dello 0,3% sintetizza un aumento significativa della domanda di servizi (+1,6%) a cui ha corrisposto un calo dello 0,3% della spesa per i beni. Gli aumenti più importanti, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, si sono riscontrati per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa, cresciuti dell'1,9%, e per i beni e i servizi per le comunicazioni (+1,6%), risultati che hanno rafforzato i dati positivi già registrati ad ottobre. Più contenuto l'incremento, su base annua, della domanda di beni e servizi per la cura della persona (+0,4%) e di beni e i servizi ricreativi (+0,2%).  In riduzione, anche a novembre, è risultata la spesa per l'abbigliamento e calzature (-1,1%), segmento che dopo la contenuta ripresa del 2015 è tornato ormai da alcuni mesi a registrare un ridimensionamento. Modeste riduzioni per i beni e i servizi per la casa (-0,2%), per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,2%) e per i beni e di servizi per la mobilità (-0,1%), tornati a dinamiche negative dopo quasi due anni.

LE TENDENZE A BREVE TERMINE DEI PREZZI AL CONSUMO
Per gennaio 2017 l'Ufficio Studi Confcommercio stima, rispetto a dicembre, un aumento dello 0,2%. Rispetto a gennaio 2016 la variazione del NIC dovrebbe attestarsi al +0,9%, un valore che non si registrava da settembre 2013.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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