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CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA ANCHE PER LE MICRO IMPRESE

Sottoscritto l’accordo in Regione come primo passo fondamentale per sostenere anche le attività del Terziario

mercoledì 11 marzo 2020

Confcommercio Veneto esprime soddisfazione per l’accordo sottoscritto il 10 marzo in Regione relativo all’applicazione della Cassa integrazione in deroga per tutte le micro-imprese, quelle con meno di 5 dipendenti, finora escluse dagli ammortizzatori ordinari. L’accordo prevede una copertura per un massimo di 30 giornate lavorative. Confcommercio Veneto, assieme alle parti sociali, ha già chiesto e concordato di utilizzare una procedura semplificata per l’accesso al sostegno al reddito, con ricorso agli Enti bilaterali di modo da garantire tempi veloci e superamento della burocrazia.

“È un primo passo fondamentale per sostenere queste attività in un momento così drammatico – commenta il presidente regionale Patrizio Bertin – Un doveroso e sentito ringraziamento va all’assessore Donazzan per la tempestività con cui si è attivata e prodigata assieme alla sua struttura, e alle parti sociali per la collaborazione”.

“L’accordo – dichiara l’assessore regionale Elena Donazzan - evidenzia un fabbisogno molto più ampio rispetto alle risorse attualmente previste e destinate dal decreto legge n. 9 del 2 marzo scorso, pari a 40 milioni di euro per il Veneto. Abbiamo già verificato con Inps che il residuo spettante al Veneto, dovuto ad una gestione oculata e responsabile degli ammortizzatori sociali nei periodi precedenti, è di 58 milioni di euro, a cui si aggiungono i 5,5 deliberati oggi dalla Giunta veneta con una variazione al bilancio. La previsione di fabbisogno manifestato dalle associazioni datoriali in queste giornate frenetiche, supererebbe già la cifra di 235 milioni per i prossimi tre mesi. chiaro quindi – continua l’Assessore - che il sistema Veneto, con le nostre forze, la nostra capacità e responsabilità, sta facendo ogni sforzo possibile, ma abbiamo forti aspettative nei confronti dei prossimi decreti legge. Siamo determinati a fare tutto ciò che istituzionalmente si potrà fare per far comprendere al governo la gravità di questa crisi, consapevoli che il nostro ruolo è quello di suggeritore di modalità e di strumenti normativi”.

L’attenzione si sposta adesso sul livello nazionale dove si stanno studiando strumenti univoci per tutte le imprese che occupano più di 5 dipendenti. In particolare, Confcommercio nazionale sta dialogando con il governo al fine di estendere a questo tipo di imprese lo strumento del Fondo integrativo salariale (Fis).

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