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ZANON SU bozza LEGGE REGIONALE COMMERCIO

Confcommercio Veneto apprezza l'attenzione per i centri storici ma non i piani strategici che possono nascondere altre colate di cemento

mercoledì 03 ottobre 2012

 

La bozza di legge sul Commercio del Veneto è stata varata il 2 ottobre dalla Giunta regionale. Confcommercio Veneto ne apprezza il passaggio in cui si fa riferimento a una maggiore attenzione al recupero e alla rivitalizzazione dei centri urbani; non ne approva, invece, la parte in cui si condizionano eventuali nuove strutture ai piani strategici.  “Cosa significa, ci si lascia una porta aperta verso nuove colate di cemento, seppure eventuali? – si chiede il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon – Il Veneto è al secondo posto in Italia per cementificazione, come riporta il Rapporto di Legambiente presentato solo pochi giorni fa tra le belle montagne del Cadore. E poi l’attuale offerta commerciale è più che sufficiente a coprire la domanda: il Veneto è tra le regioni d’Italia in cui la grande distribuzione è maggiormente cresciuta, anche nell’ultimo biennio (vedi il Rapporto Confcommercio sulle Economie Territoriali)”.
Pur consapevole della difficoltà di individuare una legge che ostacoli tout court la realizzazione di nuove superfici di vendita in periferia, Confcommercio Veneto intravvede insomma nella seconda parte del documento in questione – quella che riguarda i piani strategici e le nuove strutture – un rischio per il territorio. “Apprezzo e apprendo con piacere l’indirizzo di rivitalizzazione dei centri urbani: le nostre città si stanno svuotando di servizi e negozi e c’è bisogno di un’inversione di tendenza rispetto al passato, anche in nome di quella sicurezza e vivibilità dei quartieri di cui tanto si parla – spiega il presidente di Confcommercio Veneto – sarebbe inaccettabile che la Giunta non mantenesse l’obiettivo di salvaguardare il territorio e valorizzarlo – conclude Zanon - Se i piani strategici dovessero implicare nuovi complessi legati a nuove arterie stradali, sarebbe gravissimo. Noi non ci stiamo”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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