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TASSA SUI CONTROLLI SANITARI NEL SETTORE ALIMENTARE

Obbligo di versamento entro il 31 gennaio secondo tre fasce tariffarie differenziate per attività e volumi trattati

martedì 29 gennaio 2013
Anche quest’anno è in arrivo la scadenza per il versamento della tariffa prevista dal D.Lgs 194/2008, entrato in vigore l’11 dicembre 2008, per finanziare i controlli sanitari ufficiali previsti dal Regolamento CE 882/2004.
Nonostante infatti le reiterate riserve avanzate dalla Confcommercio (anche in merito alla legittimità della norma) non si è fermata l’operatività della previsione legislativa nazionale che obbliga grossisti alimentari ed alcune imprese di produzione di alimenti operanti in determinati settori (compresi centri di cottura e catering) a versare entro il 31 gennaio di ogni anno un importo che, anche per il 2013, è composto da tre fasce tariffarie, in funzione dell’attività esercitata e dei volumi di prodotto trattato. In caso di versamenti tardivi (oltre i 60 giorni dall’avviso di richiesta di pagamento dell’ULSS) scatta una mora aggiuntiva del 30% dell’importo dovuto.
Restano esclusi dall’obbligo, per il momento, oltre al settore mangimistico, gli esercizi di ristorazione, di commercio al dettaglio (a condizione che l’eventuale ingrosso contestualmente esercitato non sia prevalente), le mense, in generale le attività del settore alimentare che vendono e somministrano al consumatore finale.
Gli uffici dell'Associazione sono comunque a disposizione per maggiori informazioni e per assistere le imprese, nel valutare l'ambito applicativo della tariffa rispetto alle  singole casistiche.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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