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“FISCO: LA RIFORMA APPROVATA DAL GOVERNO VA NELLA GIUSTA DIREZIONE”

Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza, interviene sull’approvazione della delega fiscale. I punti salienti del provvedimento approvato in Cdm

venerdì 17 marzo 2023
“FISCO: LA RIFORMA APPROVATA DAL GOVERNO VA NELLA “FISCO: LA RIFORMA APPROVATA DAL GOVERNO VA NELLA

La Delega sulla riforma fiscale approvata ieri dal Consiglio dei Ministri ha l’obiettivo dichiarato, da parte del Governo, di dare impulso alla crescita economica mediante la riduzione del carico fiscale, l’aumento dell’efficienza della struttura dei tributi e l’individuazione di meccanismi fiscali di sostegno a famiglie, lavoratori e imprese. “La direzione che si vuole dare a questa riforma è pienamente condivisibile ed è un passo atteso da anni  - è il commento di Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza –. Chiaro che stiamo parlando di una “cornice” che dovrà poi tramutarsi in provvedimenti concreti, con le relative coperture, aspetto non secondario in un Paese come il nostro penalizzato da un alto debito pubblico: sarà sui decreti attuativi della riforma che ne misureremo la vera sostanza”. Alcuni aspetti che emergono, anticipati  già in questa fase, trovano comunque favorevole accoglienza da parte dell’associazione del commercio, del turismo e dei servizi: “Bene la  prospettiva di una riforma complessiva dell’Irpef – sottolinea il presidente Piccolo -, che mantenendo il principio di progressività agisca sui versanti della riduzione delle aliquote e degli scaglioni di reddito, oltre che di una no tax area senza disparità tra lavoro dipendente e pensionati e avendo come obiettivo una estensione della flat tax”. Quanto ai redditi d’impresa, per il presidente provinciale di Confcommercio Vicenza “è importante la scelta di favorire, nella riforma di Irpef ed Ires, il reinvestimento degli utili in azienda, premiando gli investimenti finalizzati all’innovazione e ad aumentare l’occupazione”. Positivo anche il giudizio sul progressivo superamento dell’Irap, “anche se si tratterà di capire come dovrebbe funzionare l’introduzione di una  sovraimposta Ires mirata a garantire il finanziamento del servizio sanitario”.  Prudente, invece, il giudizio sull’annunciato intervento di razionalizzazione sulle aliquote Iva: “Vedremo come e dove si vorrà intervenire  – precisa il presidente Piccolo -, ma diciamo fin da subito che si deve assolutamente evitare che la misura vada a penalizzare specifici settori con incrementi complessivi della tassazione indiretta su beni e servizi, a partire da comparti trainanti come il turismo”.  Grande attenzione, poi, su tutti gli aspetti che intendono portare ad una maggiore semplificazione degli adempimenti fiscali, a cominciare dall’ipotesi di un concordato preventivo: “Nelle intenzioni del Governo traspare la volontà di rafforzare il dialogo con i cittadini e questo è un aspetto essenziale nel momento in cui si vuol riformare tutta la macchina del “fisco”, speriamo che questa filosofia guidi anche la definizione dei decreti legislativi che devono mettere a terra l’intera riforma”, è il commento del presidente Piccolo.

Ma vediamo da vicino i contenuti salienti della Delega fiscale, così come comunicati nel sito del Consiglio dei ministri.

Tempi di attuazione
Entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge, il Governo è delegato e emanare uno o più decreti legislativi di organica e complessiva revisione del sistema fiscale. Inoltre, sarà effettuato il riassetto delle disposizioni di diritto tributario in modo da raccogliere le norme in Testi unici per tipologia di imposta e da redigere uno specifico Codice.

IRPEF
Si prevede una revisione dell’intero meccanismo di tassazione del reddito delle persone fisiche, in modo da attuare gradualmente l’obiettivo della “equità orizzontale”, attraverso:

  • l’individuazione di una unica fascia di esenzione fiscale e di un medesimo onere impositivo a prescindere dalle diverse categorie di reddito prodotto, privilegiando, in particolare, l’equiparazione tra i redditi di lavoro dipendente e i redditi di pensione;
  • il riconoscimento della deducibilità, anche in misura forfettizzata, delle spese sostenute per la produzione del reddito di lavoro dipendente e assimilato;
  • la possibilità per tutti i contribuenti di dedurre i contributi previdenziali obbligatori in sede di determinazione del reddito di categoria e, in caso di incapienza, di dedurre l’eccedenza dal reddito complessivo;
  • l’applicazione, in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito, di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e relative addizionali con aliquota agevolata su una base imponibile commisurata all’incremento del reddito del periodo d’imposta rispetto al reddito di periodo più elevato tra quelli relativi ai tre periodi d’imposta precedenti, con possibilità di prevedere limiti al reddito agevolabile e un regime particolare per i redditi di lavoro dipendente che agevoli l’incremento reddituale del periodo d’imposta rispetto a quello del precedente periodo d’imposta;
  • la conseguente complessiva revisione delle tax expenditures (attualmente 600 voci e 125 miliardi di spesa).

 

IRES
La revisione del sistema di imposizione sui redditi delle società e degli enti sarà basata sulla riduzione dell’aliquota IRES qualora vengano rispettate, entro i due periodi d’imposta successivi a quello nel quale è stato prodotto il reddito, entrambe le seguenti condizioni:

  • una somma corrispondente, in tutto o in parte, al detto reddito sia impiegata in investimenti, con particolare riferimento a quelli qualificati, e in nuove assunzioni;
  • gli utili non siano distribuiti o destinati a finalità estranee all’esercizio dell’attività d’impresa.

La condizione, collegata all’effettuazione degli investimenti, ha l’evidente scopo di favorire la crescita economica e l’incremento della base occupazionale, con particolare riferimento ai soggetti che necessitano di maggiore tutela, ivi incluse le persone con disabilità, e senza interferire con i vigenti regimi di decontribuzione. In questo caso, a differenza di quanto avviene ordinariamente per la fruizione degli incentivi fiscali, la riduzione dell’aliquota precede l’effettuazione degli investimenti. Questi ultimi devono essere operati entro i due periodi d’imposta successivi a quello nel quale è stato prodotto il reddito assoggettato a imposizione con l’aliquota ridotta.


IVA

Per la revisione dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) i criteri specifici prevedono la revisione della definizione dei presupposti dell’imposta al fine di renderli più aderenti alla normativa dell’Unione europea e delle norme di esenzione; la razionalizzazione del numero e della misura delle aliquote; la revisione della disciplina della detrazione; la razionalizzazione della disciplina del gruppo IVA al fine di semplificare le misure previste per l’accesso e l’applicazione dell’istituto.


IRAP

Si dispone una revisione organica dell’IRAP volta all’abrogazione del tributo e alla contestuale istituzione di una sovraimposta IRES tale da assicurare un equivalente gettito fiscale, per garantire il finanziamento del fabbisogno sanitario, nonché il finanziamento delle Regioni che presentano squilibri di bilancio sanitario ovvero che sono sottoposte a piani di rientro.


Statuto del Contribuente
Si rivede lo Statuto del Contribuente, con un consolidamento dei principi del legittimo affidamento del contribuente e della certezza del diritto, prevedendo il rafforzamento da parte dell’ente impositore dell’obbligo di motivazione, specificando le prove su cui si fonda la pretesa, e del diritto di accesso agli atti del procedimento tributario, funzionale al corretto dispiegarsi del diritto al contraddittorio.

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