• Home 
  • Attualità 

IN ESTATE CRESCE LA "VOGLIA" DI CULTURA

Osservatorio Impresa Cultura Italia: la spesa media mensile stimata per nucleo familiare si attesta attorno ai 65 euro, ma durante le vacanze salirà ad oltre 100 euro a persona

giovedì 27 luglio 2023
IN ESTATE CRESCE LA "VOGLIA" DI CULTURA IN ESTATE CRESCE LA "VOGLIA" DI CULTURA
Fonte: Confcommercio Nazionale

Secondo il report dell’Osservatorio longitudinale sui consumi culturali degli italiani di Impresa Cultura Italia-Confcommercio (link al documento in pdf), realizzato in collaborazione con Swg e riferito al mese di luglio 2023, le attività culturali saranno un elemento cruciale delle prossime vacanze degli italiani. Il 25% dei viaggiatori nella pianificazione delle proprie vacanze ha tenuto conto della presenza di musei e siti archeologici, il 14% di mostre e poco meno di concerti, eventi all’aperto e spettacoli.

Una grande occasione di riscoperta dei prodotti culturali, ma con il rischio che si limiti ad un consumo occasionale (magari stimolato dall’eccezionalità del contesto) e non in un recupero più strutturato di consuetudini di consumo che si spalmano anche sugli altri mesi dell’anno. Questo anche in relazione al fatto che solo un intervistato su quattro valuta "buona" l’offerta culturale del proprio territorio, mentre la maggior parte la considera insufficiente, se non del tutto assente. Ad essere più esigenti sull’offerta culturale sono soprattutto i 35-54enni, ma sono estremamente rilevanti anche le differenze geografiche, che vedono penalizzati in particolare sud e isole e, per alcuni ambiti specifici, anche il nord-est.

Fontana: "Estate volano per i consumi culturali"

“L’estate si conferma classico volano dei consumi culturali, anche se il divario tra Nord e Sud si approfondisce ed è da tenere sotto osservazione", ha dichiarato Carlo Fontana, Presidente di Impresa Cultura Italia, commentando i dati dell'Osservatorio. "Il turismo rappresenta una grande occasione per le imprese e le attività culturali, specie quando si parla di spettacoli dal vivo, ma laddove l’offerta si rivolge a massimizzare i consumi e non a valorizzare i consumatori, il meccanismo di costruzione di nuovi pubblici, a partire dai più giovani, rischia di incepparsi già con l’autunno".

"Se consumo e offerta culturale si legano infatti alla sola occasionalità della destinazione turistica prescelta, le iniziative culturali non si evolvono nei linguaggi e nelle modalità di fruizione, e saranno ancora percepite come insufficienti o inadeguate. Serve ripensare la stessa offerta oltre il tempo di una stagione, affinché questa non si limiti ad intercettare i flussi turistici, ma riesca a soddisfare una domanda più consapevole e stabile di esperienze di cultura, riportando qualità, reputazione e valore sul territorio”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

NEWS IMPRESE