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INTELLIGENZA ARTIFICIALE: LE IMPRESE LA CONOSCONO POCO, MA LA MAGGIOR PARTE LA VUOLE INTRODURRE NEL PROPRIO BUSINESS

Indagine di Confcommercio Vicenza: il principale ostacolo all'adozione? La mancanza di competenze. E l'Associazione lancia un percorso

giovedì 07 marzo 2024
INTELLIGENZA ARTIFICIALE: LE IMPRESE DEL TERZIARIO LA CONOSCONO POCO, MA LA MAGGIOR PARTE LA VUOLE INTRODURRE NEL PROPRIO BUSINESS INTELLIGENZA ARTIFICIALE: LE IMPRESE DEL TERZIARIO LA CONOSCONO POCO, MA LA MAGGIOR PARTE LA VUOLE INTRODURRE NEL PROPRIO BUSINESS

Qual è l’atteggiamento degli imprenditori del terziario vicentino nei confronti dell’Intelligenza Artificiale? Quanto la conoscono, come la applicano nel loro business e quanto prevedono di utilizzarla in futuro? Sono alcune delle domande che Confcommercio Vicenza ha sottoposto ai propri associati in un questionario compilato nei giorni scorsi da oltre 350 aziende del commercio, del turismo e dei servizi. Un’indagine i cui risultati fanno emergere come questa nuova tecnologia, che sta prendendo sempre più spazio nelle nostre vite, ma anche nell’immaginario collettivo, sconti un deficit di conoscenza che rischia di mettere “fuori gioco” le imprese incapaci di stare al passo con la sua evoluzione. E non a caso Confcommercio Vicenza ha deciso di non “stare alla finestra” di fronte agli sviluppi dell’AI, ma di progettare un percorso specifico di “alfabetizzazione” per le Pmi del settore che inizierà il prossimo 18 marzo, con un incontro, dal titolo “AI Impact” tenuto da alcuni dei massimi esperti nazionali del campo (vedi box a fine articolo).

AI, questa sconosciuta
Partiamo proprio dalla conoscenza dell’Intelligenza Artificiale. Dall’indagine di Confcommercio Vicenza emerge che il 71% degli imprenditori berici del terziario interpellati hanno risposto di essere poco o per nulla informati sul tema, mentre il 29% si ritiene abbastanza o molto competente. Ne sa di più chi opera nel settore dei servizi alle imprese e nel comparto ricettivo, mentre è alta la percentuale di chi non si sente adeguatamente informato tra i dettaglianti alimentari e chi si occupa di servizi alle persone.

AI tra preoccupazione e ottimismo
Il giudizio sull’Intelligenza Artificiale divide gli imprenditori vicentini del terziario esattamente a metà: il 50% di chi ha partecipato all’indagine vede con ottimismo la sua espansione, mentre un altro 50% è preoccupato. Tra i settori più positivi, ancora una volta i servizi alle imprese, ma anche l’ingrosso, mentre è più preoccupato chi lavora nel dettaglio alimentare e nell’alberghiero. Giovani o anziani non fa molta differenza: ogni fascia d’età evidenzia un’equa suddivisione tra chi dà, o meno, fiducia all’AI.

L’AI aiuterà nei lavori ripetitivi
Allargando lo sguardo alle potenzialità e ai rischi degli strumenti dell’Intelligenza Artificiale, l’indagine ha sondato il sentiment su alcuni concetti che riguardano l’AI. Risulta che gli imprenditori vicentini del terziario sono in ampia maggioranza d’accordo sul fatto che l’intelligenza artificiale aiuterà nei compiti ripetitivi. Il 63% è completamente o molto d’accordo si tratti di un progresso inevitabile e una buona maggioranza vede i vantaggi in termini di ottimizzazione degli investimenti e di efficienza. Non manca, però, il “rovescio della medaglia”: molti intervistati concordano su alcuni rischi come la minaccia per la privacy, la possibile perdita di posti di lavoro, il pericolo che l’AI possa sfuggire al controllo umano. E sul fatto che l’intelligenza artificiale potrà rendere migliore la società, solo il 20% si ritrova molto o pienamente d’accordo, mentre un 46% non sottoscrive questa previsione (e il 34% è solo “sufficientemente” d’accordo).

AI per il business ancora poco utilizzata
Già oggi molti strumenti dell’AI sono disponibili, spesso gratuitamente per le imprese, e non parliamo solo del classico Chat GPT, ma anche di integrazioni nei motori di ricerca o altro. Il 74% dei partecipanti all’indagine dichiara però di non usarli. I principali ostacoli sono la mancanza di competenze (segnalata dal 48% degli intervistati) e i dubbi sull’affidabilità (23%). C’è comunque una certa differenza a seconda dei settori e delle classi dimensionali delle aziende interpellate. Ad esempio, nei servizi alle imprese e nel settore ricettivo già rispettivamente il 49% e il 44% delle aziende usa strumenti di AI e così anche per quanto riguarda le realtà strutturate: il 53% delle imprese con 50 o più addetti utilizza nel proprio business l’intelligenza artificiale.
In che campi l’AI è già oggi presente in azienda? Principalmente per creare contenuti sul web, nelle chatbot (software che permette di conversare con l’AI), nella pubblicità on line e nella campagne di e-mail marketing. Pochi, invece, la usano per l’analisi predittiva, ovvero per elaborare dati al fine di creare previsioni future, una delle applicazioni più promettenti. I principali vantaggi già riscontrati nell’utilizzo di queste tecnologie è l’efficienza e l’ottimizzazione del lavoro.

Le prospettive future dell’AI in azienda
Le ultime due domande dell’indagine affrontano gli scenari futuri dell’AI nelle aziende vicentine del terziario. Il 56% degli interpellati ritiene molto o moderatamente utile implementare in azienda strumenti di Intelligenza Artificiale, con una forte predisposizione nei settori dei servizi alle imprese e alle persone e nell’ingrosso.
I “piccoli” sono i più restii ad aprire le porte all’AI, mentre l’82% nelle imprese dai 20 ai 49 addetti e il 90% in quelle dai 50 addetti in su ritengono importante farlo.

Alla domanda su quale sarà il peso degli investimenti in AI che si presume di fare in futuro, a fronte del 51% che non ne prevede alcuno, il 34% prevede di destinare in AI fino al 10% degli investimenti totali della propria azienda e l’11% una quota tra il 10 e il 30%.

Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza: “Questi dati fanno emergere quanto l’avvento dell’Intelligenza Artificiale debba ancora essere metabolizzato dalle imprese: non c’è ancora piena consapevolezza delle trasformazioni che questa tecnologia porterà alla nostra vita e al nostro lavoro e ciò non solo per la velocità con cui questi strumenti stanno evolvendo, ma anche per la difficoltà ad orientarsi in uno scenario a volte difficile da comprendere. È per questo che, come Confcommercio Vicenza, assieme  al nostro ente formativo abbiamo deciso di avviare un percorso di informazione e aggiornamento in grado di mettere al passo i nostri imprenditori sulle potenzialità dell’AI e su come sfruttarne fin da subito gli strumenti più utili nel lavoro quotidiano, sia in termini di efficientamento dei processi, sia in quello di analisi dei dati per elaborare strategie di business”.

Il 18 marzo in Confcommercio Vicenza, AI IMPACT
Lunedì 18 marzo, dalle ore 14.00 alle 18.30 nella sede di via Faccio 38, Confcommercio Vicenza organizza l’incontro “AI Impact”, che vede partecipare alcuni dei massimi esperti italiani di Intelligenza Artificiale. All’evento collabora la società @Search On media Group, promotrice del più importante appuntamento italiano sui temi dell’innovazione, ovvero “We Make Future”, la prestigiosa Fiera Internazionale e Festival sull'Innovazione Tecnologica e Digitale che si svolgerà a giugno a Bologna. All’evento “AI Impact” introduce i lavori il presidente provinciale Nicola Piccolo; quindi si alterneranno sul palco gli speaker Giorgio Taverniti, che parlerà dell’utilizzo dell’AI per le Pmi del Terziario; Andrea Dragotta che si focalizzerà su come sfruttare al meglio lo strumento GPT; Giusi Lombardo che affronterà gli sviluppi del digital advertising con l’avvento dell’AI e infine Roberta Zantedeschi, che aprirà lo sguardo sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulla società.

L’incontro (partecipazione solo con iscrizione) farà da apripista ad una serie di iniziative formative sull’AI che verranno messe in campo nelle settimane successive da Esac Formazione, la scuola d’impresa di Confcommercio Vicenza (info www.esacformazione.it).

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