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LA SPESA PER CONSUMI DELLE FAMIGLIE RESTA STABILE

Nel 2024 spesi 2.755 euro rispetto ai 2.738 del 2023. Un terzo delle famiglie continua a limitare la spesa alimentare, mentre quasi una su due ha provato a "tagliare" quella per abbigliamento e calzature

mercoledì 08 ottobre 2025
LA SPESA PER CONSUMI DELLE FAMIGLIE RESTA STABILE LA SPESA PER CONSUMI DELLE FAMIGLIE RESTA STABILE
Fonte: Confcommercio Nazionale

Nel 2024 la spesa che ogni mese le famiglie hanno dedicato ai consumi è rimasta sostanzialmente stabile (2.755 euro rispetto ai 2.738 del 2023). Lo indica un report diffuso dall'Istat (è possibile scaricare dal sito Istat il documento in pdf), in cui tra le altre cose si scopre che la spesa più alta è al Nord-est e quella più bassa al Sud (la differenza tra le due è del 37,9%), e che la spesa media mensile delle famiglie composte soltanto da italiani continua a essere superiore di quasi un terzo (+31,8%) rispetto a quella delle famiglie con stranieri.

Per quanto riguarda le regioni, la spesa media mensile più elevata è quella delle famiglie del Trentino-Alto Adige (3.584 euro), seguito dalla Lombardia (3.162 euro), mentre Calabria e Puglia sono i “fanalini di coda”, con rispettivamente 2.075 e 2.000 euro mensili. Sempre in Lombardia si registra la quota più  elevata di spesa per Servizi di ristorazione e di alloggio (7,5% contro il 5,9% a livello nazionale), in Trentino-Alto Adige quella per Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili (42%, contro il 35,7%), mentre la quota  più elevata per Prodotti alimentari e bevande analcoliche si registra in Calabria (28,2%, a fronte del 19,3%).

Anche nel 2024 le famiglie che spendono di più si confermano essere quelle residenti nei Comuni al centro di aree metropolitane (2.999 euro mensili), con a ruota le famiglie nei Comuni periferici delle aree  metropolitane e nei Comuni con almeno 50mila abitanti (2.822 euro). I livelli di spesa più contenuti (2.638 euro) sono appannaggio dei Comuni più piccoli (fino a 50mila abitanti), nei quali si spende circa il 12% in meno rispetto alle aree metropolitane.

Da segnalare infine che anche l’anno scorso una famiglia su tre ha limitato la spesa alimentare nel (31,1%, era il 31,5% nel 2023) e per le bevande (35,3%, dal 35%), mentre la voce di spesa che le famiglie dichiarano di aver limitato maggiormente è quella per abbigliamento e calzature: se si escludono quelle che affermano di non sostenere questa spesa (il 4,3% di tutte le famiglie residenti), la quota di chi ha provato a ridurla è addirittura del 47,5% (dato comunque in lieve diminuzione rispetto al 48,6% del 2023), che peraltro sale al 57,6% nel Mezzogiorno (era il 58% nel 2023). Sostanzialmente invariata la quota di famiglie che dichiarano di non aver modificato i propri comportamenti di acquisto per beni e servizi relativi a sanità (il 78,6%, era il 79,1% nel 2023) e alla cura  e igiene personale (il 63,3%, come nel 2023).

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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