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LOTTA ALLO SPRECO ALIMENTARE, “LEGAME SEMPRE PIÙ STRETTO TRA IMPRESE E CONSUMATORI”

Presentato il “Cross Country Report 2023”. Il vicepresidente nazionale Stoppani: “Confcommercio continua la collaborazione con l’Osservatorio Internazionale sul cibo e la sostenibilità”

martedì 03 ottobre 2023
LOTTA ALLO SPRECO ALIMENTARE, “LEGAME SEMPRE PIÙ STRETTO TRA IMPRESE E CONSUMATORI” LOTTA ALLO SPRECO ALIMENTARE, “LEGAME SEMPRE PIÙ STRETTO TRA IMPRESE E CONSUMATORI”

“Confcommercio continua la collaborazione con l’Osservatorio Internazionale sul cibo e la sostenibilità, apprezzandone la capacità di offrire una visione globale del problema dello spreco alimentare, proseguendo anche ad operare sia nei diversi Tavoli istituzionali in cui è impegnata, sia nel pronmuovere e sostenere azioni virtuose tra i propri operatori”. Così Lino Enrico Stoppani, vicepresidente vicario di Confcommercio, nel corso della presentazione, nei giorni scorsi a Roma, del Cross Country Report 2023 curato dall’Osservatorio Internazionale sul cibo e la sostenibilità.

“L’interesse dei consumatori per la lotta allo spreco alimentare - ha aggiunto Stoppani - si conferma alto e quest’anno possiamo cogliere più nel dettaglio, in particolare, la sensibilità e la capacità recettiva dei giovani e giovanissimi verso le informazioni utili a innescare sane abitudini per non sprecare cibo”.

“Il Report dell’Osservatorio – ha continuato Stoppani - ha messo in luce l’importanza del binomio tra il consumatore e il mondo della distribuzione e della ristorazione, lasciando emergere la predisposizione al cambiamento da parte dei consumatori e il loro stretto legame con le iniziative da parte dei negozi e dei pubblici esercizi, che quotidianamente sono in grado di incidere in modo capillare. Questo non può che rafforzare la scelta di Confcommercio di investire nel prezioso lavoro di monitoraggio e di ricerca dell’Osservatorio Internazionale su Cibo e Sostenibilità e di sostenere gli sforzi già intrapresi da molte imprese nonostante il difficile momento congiunturale. Andiamo avanti quindi – ha concluso il vicepresidente di Confcommercio - contando sul coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, non ultimo il consumatore, il mondo dell’istruzione, i tecnici della salute, il settore economico oltre che la politica”.

I contenuti del Report

Ma quali sono i principali aspetti emersi dal report su cibo e sostenibilità? Intanto va detto che per il terzo anno, è italiano l’unico Rapporto globale sul rapporto fra cibo e spreco: un’indagine firmata da Waste Watcher, International Observatory on Food & Sustainability, promossa dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il monitoraggio Ipsos, realizzata in 8 Paesi del mondo: Italia, Spagna, Germania, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Olanda e Azerbaijan.

I dati attestano la criticità del periodo e l’incidenza dell’inflazione – anche e soprattutto alimentare – che si abbatte con gravi rincari sui cittadini di tutto il mondo: ecco, allora, alcuni highlights dall’ultimo Rapporto di Waste Watcher International per campagna Spreco Zero, su monitoraggio Ipsos/Università di Bologna.

Lo spreco alimentare crolla sistematicamente in 8 Paesi del mondo: decisamente “tangibile” il calo italiano dello spreco alimentare domestico: scende del 25% circa, e si assesta su 469,4 grammi settimanali per ogni cittadino (–125,9 grammi rispetto alla rilevazione dell’estate 2022, ma anche 54,7 grammi in meno rispetto alla rilevazione dello scorso gennaio). Guardando in generale all’Europa sono Spagna e Francia le nazioni più virtuose, e le ultime della classifica del “G8” dello spreco monitorato dai Waste Watcher lo scorso agosto: si collocano, rispettivamente, a quota 446 e 459 grammi). Clamoroso anche il miglioramento della Germania, che riduce lo spreco medio del 43% circa, e si porta a quota 512,9 grammi settimanali (- 379,5 grammi di cibo sprecato rispetto alla rilevazione 2022).

Resta contenuto, ma c’è e si nota, il miglioramento dei cittadini del Regno Unito, a quota 632 grammi settimanali di cibo sprecato pro capite, con – 94 grammi rispetto alla rilevazione 2022.

Persino negli Stati Uniti, che storicamente rappresentano l’area meno attenta al fenomeno, ai vertici della nefasta “hit” dello spreco di cibo nelle case, ha fatto un bel balzo in avanti contro lo spreco. Negli USA, lo spreco alimentare scende addirittura del 35%, arrivando a quota 859,4 grammi settimanali pro capite (-479 grammi rispetto al 2022, un calo record). All’indagine hanno preso parte 7500 cittadini, con un campione statistico di 1000 interviste per ciascun Paese.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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