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RIDISEGNARE CITTÀ E PAESI PER FAVORIRE SPOSTAMENTI PIÙ GREEN

Per Confcommercio Vicenza serve più equilibrio tra uso del mezzo privato, trasporto pubblico e mobilità attiva, a piedi e in bicicletta

martedì 11 ottobre 2022
RIDISEGNARE CITTÀ E PAESI PER FAVORIRE SPOSTAMENTI RIDISEGNARE CITTÀ E PAESI PER FAVORIRE SPOSTAMENTI

Il tema della mobilità e dell’accessibilità è essenziale per la qualità di vita dei centri urbani e per preservare la rete di servizi che offrono, a cominciare da quella commerciale. E questo vale tanto più in un territorio, come quello Vicentino, dove la crescente dispersione degli insediamenti residenziali, produttivi e commerciali richiede  l’utilizzo dei veicoli privati per collegare i luoghi residenziali ai cosiddetti “attrattori”, vale a dire il lavoro, i servizi, le attività di svago, eccetera. “Non è un caso – conferma il presidente di Confcommercio Vicenza Sergio Rebecca, intervenuto nei giorni scorsi nell'inserto Mobilità Sostenibile de Il Giornale di Vicenza – che la mobilità avvenga per oltre il 60% tramite il mezzo privato. Aggiungiamo poi – continua – che le attività economiche, in particolare gli insediamenti commerciali, sono localizzate prevalentemente  nei centri storici e lungo gli assi stradali di maggior traffico dove negozi e pubblici esercizi sono facilmente accessibili: in questi contesti la clientela di passaggio, secondo alcune stime, conta per un terzo del fatturato degli esercizi commerciali”.

E dunque che fare per contemperare questa situazione e queste esigenze, alla necessità di diminuire l’impatto ambientale dei trasporti? La risposta è, chiaramente, nell’incentivare una mobilità sostenibile, che non significa però, secondo il presidente di Confcommercio Vicenza “l’annullamento dell’uso dell’automobile privata, ma una migliore ripartizione delle modalità di spostamento a favore del trasporto pubblico e della mobilità attiva, a piedi o in bicicletta, tale da non modificare l’apporto economico garantito alle attività commerciali dalla clientela di passaggio”. Per dire che la sostenibilità ambientale non può prescindere anche da quella socio-economica. Cosa fare allora?  “Non esistono soluzioni universali che possano essere fotocopiate ovunque – sottolinea il presidente Rebecca –: bisogna saper calibrare le soluzioni in funzione delle caratteristiche socio-economiche della popolazione e delle esigenze e specificità del territorio”.

Esistono però delle buone pratiche, sperimentate in Italia e all’estero, che secondo l’Associazione del commercio, turismo e servizi vicentina consentono di conseguire un ambiente urbano equilibrato, dove tutte le diverse componenti possono prosperare. Nei centri urbani si possono ridefinire la carreggiata stradale e le aree pertinenziali in funzione del trasporto pubblico per garantire maggiore fluidità, aspetto essenziale per un suo maggior utilizzo. E poi riqualificare l’ambito urbano, ampliando e rendendo maggiormente riconoscibili gli spazi non destinati al traffico veicolare, così da incentivare gli spostamenti a piedi. Capitolo importante rimane comunque quello della sosta e della fermata delle auto, considerato, come si diceva, che l’utilizzo del mezzo privato rimane fondamentale anche per la vitalità dei servizi commerciali:  in questo senso una soluzione è quella censire sul territorio  gli immobili utilizzabili per il potenziamento del parcheggio, integrando aree di sosta diffuse e frequenti, con i luoghi a maggiore densità commerciale. “La città e i paesi – spiega il presidente Rebecca – vanno  ripensati in una prospettiva “dinamica”, garantendo la massima flessibilità a livello di accessibilità: solo così è anche possibile tarare il trasporto pubblico come fattore di sviluppo delle attività economiche , puntando su una maggiore sostenibilità degli spostamenti”. E se questo “disegno” dei centri urbani ricade nella necessaria programmazione in capo ai Comuni, è altrettanto cruciale anche ciò che ciascuno di noi può fare, così come quello che possono fare le singole aziende.

“Su questo fronte  – rileva il presidente di Confcommercio Vicenza – la nostra associazione sta monitorando i comportamenti virtuosi delle attività del commercio, turismo e servizi, attraverso il progetto “Imprendigreen”, un marchio nazionale che viene rilasciato alle aziende, dopo aver compilato un questionario di autovalutazione sulle proprie politiche di rispetto dell’ambiente”.

E un ampio capitolo è dedicato anche alla mobilità sostenibile, con specifiche domande sulle soluzioni messe in campo, come ad esempio incentivare lo spostamento in bicicletta. Come avvenuto con il progetto “Bike to work” attivo nell’Ovest Vicentino e in Valchiampo, che ha visto unite amministrazioni pubbliche e associazioni di categoria per favorire l’utilizzo della bicicletta nel tragitto casa-lavoro. Il progetto ha incentivato i lavoratori del territorio  anche con i buoni sconto  spendibili nei negozi, che sono stati coinvolti attivamente dalle locali Delegazioni Confcommercio.

Ma ci sono anche tante altre azioni, monitorate da Imprendigreen, che possono dare un messaggio chiaro di sostenibilità in termini di spostamento, come su altri fronti cruciali, come il risparmio energetico. Spetta quindi anche a ciascuno di noi dare il proprio contributo per mitigare la crisi ambientale che stiamo vivendo.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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