Erano attesi da tempo e finalmente sono stati “sbloccati”. Parliamo degli incentivi a fondo perduto per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, il cui obiettivo è di favorire il rinnovo del parco circolante con veicoli a zero emissioni per una transizione sostenibile, contribuendo così alla riduzione dell’inquinamento urbano e al miglioramento della qualità dell’aria.
La prima novità, anche se ampiamente annunciata, è che questa volta il contributo riguarda solo i veicoli elettrici, escludendo, di fatto, molte altre tipologie che comunque garantiscono basse emissioni. Un’altra novità, tutta da valutare, è il fatto che l’agevolazione è destinata a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle “aree urbane funzionali”, che in linea di massima riguarda città oltre i 50.000 abitanti e relativa area di pendolarismo (si è in attesa della definizione precisa dei Comuni interessati).
Per accedere al contributo, sarà necessario rottamare un veicolo termico di categoria fino a Euro 5.
Per quanto riguarda le persone fisiche, il contributo è riconosciuto per l’acquisto di un solo veicolo nuovo “elettrico” di categoria M1 ad alimentazione esclusivamente elettrica (auto elettriche BEV) con prezzo di listino (IVA e optional esclusi) non superiore a 35.000 euro. L’entità del contributo si differenzia sulla base dell’ISEE (11.000 per ISEE pari o inferiore a 30.000 euro; 9.000 euro con ISEE superiore a 30.000 euro ma inferiore o pari a 40.000 euro). Il veicolo nuovo deve essere intestato al soggetto beneficiario o altro componente maggiorenne appartenente al medesimo nucleo familiare e la proprietà deve essere mantenuta per almeno 24 mesi.
L’incentivo sarà corrisposto dal venditore all'acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto.
Passando alle microimprese, in questo caso il contributo a fondo perduto vale per l’acquisto di un massimo di due veicoli nuovi categorie N1 (trasporto merci fino a 3,5 tonn.) o N2 (trasporto merci superiori a 3,5 tonn. fino a 12 tonn.) ad alimentazione esclusivamente elettrica (veicoli commerciali leggeri BEV). L’incentivo copre fino al 30% del prezzo di acquisto (IVA esclusa), con un massimale di 20.000 euro per veicolo. Anche in questo caso, i veicoli devono essere intestati al titolare della micro-impresa e tenuti in proprietà per 24 mesi. E’ corrisposto dal venditore alla micro-impresa acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto ed è riconosciuto nel rispetto della normativa europea sugli aiuti ai sensi del Regolamento "de minimis".
Per presentare domanda sia le persone fisiche e che le microimprese dovranno registrarsi sulla piattaforma informatica MASE, gestita da Sogei, per generare il così detto voucher/bonus per l’acquisto, allegando la documentazione e le attestazioni necessarie e riportando i dati relativi al veicolo da rottamare. Tali voucher devono essere validati entro 30 giorni dalla generazione presso un venditore autorizzato, ma in ogni caso non oltre la data del 30 giugno 2026, termine ultimo per la sottoscrizione del documento comprovante l'acquisto.
I venditori autorizzati (venditori di veicoli a motore destinati al trasporto persone e quelli destinati al trasporto merci con specifici codici ATECO risultante dall’Agenzia delle Entrate) dovranno registrarsi anch’essi sulla piattaforma informatica inserendo i dati fiscali e i veicoli idonei all’incentivo. All’atto della registrazione tali soggetti sono tenuti anche ad inserire un link alla vetrina dei veicoli acquistabili (definiti dal MASE in relazione al cd. “eco-score”) con il bonus veicoli elettrici. Il MASE rimborserà ai venditori l'importo dei contributi spettanti a seguito della vendita dei veicoli effettuata con le modalità ed in relazione ai bonus riconosciuti, sulla base dei dati presenti sulla piattaforma.
I beneficiari dovranno consegnare i veicoli da rottamare contestualmente alla consegna dei nuovi veicoli da parte del venditore, che a sua volta è tenuto, entro 30 giorni, a consegnare il veicolo usato ad un demolitore e a provvedere direttamente, anche avvalendosi del demolitore stesso, alla richiesta di cancellazione per demolizione allo sportello telematico dell'automobilista. L'esercente dovrà inserire in piattaforma la data di consegna del veicolo nuovo e quella della rottamazione del veicolo termico.
I veicoli usati non potranno in nessun caso essere rimessi in circolazione e dovranno essere consegnati dal venditore, anche attraverso le case costruttrici, ai centri di raccolta autorizzati.
Le modalità operative e la data di apertura della piattaforma per l’accesso agli incentivi saranno comunicate con apposito avviso sul sito istituzionale del Ministero: www.mase.gov.it.
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