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AUTO ELETTRICHE, ITALIA ULTIMA FRA I PRINCIPALI MERCATI UE

Unrae: “Serve una direzione chiara sull'accoglimento delle nuove tecnologie”

lunedì 19 dicembre 2022
AUTO ELETTRICHE, ITALIA ULTIMA FRA I PRINCIPALI ME AUTO ELETTRICHE, ITALIA ULTIMA FRA I PRINCIPALI ME
Fonte: Confcommercio Nazionale

Anche a novembre l'Italia continua ad essere il fanalino di coda tra i cinque maggiori Paesi europei sul mercato delle automobili elettriche con una quota sul complessivo delle vendite pari al 9,8%, assai distante da Germania (39,4%), Regno Unito (27,7%) e Francia (24,4%) e dietro anche alla Spagna (11,1%). Lo sottolinea Unrae-Confcommercio commentando i dati diffusi da Acea e relativi appunto ai risultati del mercato automobilistico nel mese scorso.

"Chiediamo al Governo - afferma il direttore generale, Andrea Cardinali di dare una direzione chiara al mercato sull'accoglimento delle nuove tecnologie, altrimenti l'Italia continuerà ad essere l'unico Paese europeo che retrocede nelle vendite di auto con la spina, e resterà fanalino di coda non solo fra i 5 major markets europei ma anche rispetto a mercati secondari, rallentando la transizione energetica"

Quattro le proposte dell'Unrae in merito:

  • potenziare gli incentivi all'acquisto di autovetture per il rinnovo del parco circolante almeno fino al 2026 per privati e aziende;
  • elaborare una politica infrastrutturale per la ricarica elettrica e il rifornimento di idrogeno;
  • rivedere l'impianto fiscale del settore modulando detraibilità Iva e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2 per le auto aziendali;
  • pianificare rapidamente una riconversione industriale della filiera automotive e della componentistica per riportare il nostro Paese a essere un riferimento a livello europeo.


Nel complesso il mercato europeo ha fatto registrare un rialzo a doppia cifra (+17,4%), il quarto consecutivo dopo tredici segni meno, a conferma del trend positivo iniziato ad agosto. Crescono a due cifre i mercati di Germania (+31,4%), Regno Unito (+23,5%), Italia (+14,7%) e Spagna (+10,3%), mentre la Francia si ferma a +9,8%.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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