FIGISC CONFCOMMERCIO CHIEDE AL GOVERNO IL RIPRISTINO DELL’ACCISA MOBILE
Con un comunicato stampa dello scorso 9 marzo, Figisc Confcommercio ha evidenziato come la forte speculazione - a quantità di petrolio e gas pressoché invariate - e “l’isteria” che caratterizza questa fase del mercato abbiano fatto schizzare i prezzi della benzina e del gasolio alle stelle.
La categoria dei distributori di carburante da sempre evidenzia il fatto che accisa ed IVA compongono la parte maggioritaria del prezzo, sfiorando il 60% di quello pagato dal consumatore: “se questa situazione è insostenibile per i clienti è ancor meno sostenibile per i gestori – si legge nella nota stampa - che, indipendentemente dall’andamento del prezzo, continuano a percepire 3,5 €cent (lordi) su ogni litro di prodotto immesso nel serbatoio e continuano ad assolvere un pubblico servizio essenziale, pur in presenza di vendite in progressivo declino ed a sopportare i relativi costi connessi”.
Figisc Confcommercio chiede che il Governo intervenga immediatamente dando applicazione a quanto previsto dalla Legge 244/07, in tema di accisa mobile (o anticiclica) che consente, da una parte, di sterilizzare gli aumenti dell’Iva (già oggi maggiori di 7,00 €cent/lt. rispetto solo a due mesi fa) e, dall’altra, di creare un minimo di stabilità per famiglie ed operatori economici.
In attesa che arrivino dal Governo i segnali richiesti Figisc Confcommercio e le altre associazioni di categoria, nel tentativo di arginare l’aumento vertiginoso dei costi a margini invariati, invitano le aziende associate a tenere spenta l’illuminazione degli impianti in modalità Self-service durante le ore notturne, a partire dalla giornata di lunedì 14 marzo.
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