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IL 3 GENNAIO AL VIA I SALDI INVERNALI 2026

Ivo Volpon, presidente di Federmoda-Confcommercio Vicenza: “Aspettative positive: i saldi conservano il loro appeal”

mercoledì 31 dicembre 2025
IL 3 GENNAIO AL VIA I SALDI INVERNALI 2026 IL 3 GENNAIO AL VIA I SALDI INVERNALI 2026

I saldi invernali 2026 iniziano sabato 3 gennaio, con qualche giorno di anticipo rispetto agli anni precedenti. La regola, infatti, fissa il via delle vendite di fine stagione il giorno precedente la festa dell’Epifania, ma visto che quest’anno il 5 gennaio cade di lunedì, in virtù di una delibera della Conferenza Stato-Regioni del 2016 si sposta l’inizio delle svendite al sabato precedente. “Per gli operatori cambia poco: diciamo che si deve correre un po’ di più nell’allestimento delle vetrine, ma il lato positivo è che così si accorciano i tempi in cui le vendite entrano in stallo proprio per l’arrivo dei saldi”. Così Ivo Volpon, presidente di Federmoda-Confcommercio Vicenza commenta queste svendite che arrivano sempre prima, ovvero quando la stagione invernale è appena iniziata e a ridosso del periodo natalizio, per concludersi il 28 febbraio. “Le aspettative sono positive perché si nota un buon interesse in questi giorni, con clienti che “adocchiano” il capo giusto e chiedono informazioni: certo le promozioni durante l’anno non mancano, pensiamo ad esempio al Black Friday - prosegue Volpon –, ma i saldi hanno sempre il loro appeal e la merce nei negozi non manca, dunque anche quest’anno  i consumatori potranno fare buoni affari”.

Secondo il presidente di Federmoda-Confcommercio Vicenza: “La scontistica partirà, nella maggior parte dei casi, dal 20% per poi crescere con le settimane. È un atteggiamento oculato in linea con le aspettative del consumatore, che non cerca necessariamente il così detto “affarone”, ma punta su scelte di qualità ad un prezzo più favorevole. E i saldi sono la giusta occasione”.

Ma quale sarà la propensione di acquisto dei consumatori? Qualche indicazione arriva da un’indagine sui consumi invernali diffusa a fine novembre da Confcommercio Veneto con Unioncamere ed effettuata su un campione di 600 consumatori veneti: l’81% degli intervistati ha programmato di spendere, da dicembre a febbraio, una cifra analoga o superiore allo scorso anno in abbigliamento, calzature e accessori (il 70% ha mantenuto il budget uguale, l’11% l’ha aumentato), mentre sono il 19% quelli che pensano di spendere di meno. In particolare, per il 38% di chi ha risposto al questionario il budget di spesa previsto, sempre nel periodo dicembre-febbraio, è inferiore a 100 euro, per il 57% tra i 100 e i 500 euro, per il 5% tra i 500 e i mille euro, mentre solo l’1% pensa di spendere oltre questa cifra.

“Ma i conti si fanno solo alla fine – conclude il presidente Volpon -: oramai da qualche anno, infatti, le vendite si diluiscono un po’ in tutto il periodo. C’è comunque fiducia: anche se gli stili di vita stanno cambiando, con più attenzione alla spesa nei servizi rispetto ai beni, l’abbigliamento conserva il suo appeal nel consumatore”.

LE REGOLE DEI SALDI
Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano una serie di indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di trasparenza e fiducia.

CAMBI: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.

PROVA DEI PRODOTTI: non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante.

PAGAMENTI: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.

PRODOTTI IN VENDITA: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

INDICAZIONE DEL PREZZO: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, (tenendo conto che, in base al D.lgs 26/2023, va indicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.

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