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LA VOGLIA DI LEGGERE NON FINISCE MAI

Osservatorio Ali: nel 2022 le librerie italiane tengono ma ci sono difficoltà di liquidità. Ambrosini:” Su editoria scolastica e universitaria è urgente un intervento delle istituzioni”

mercoledì 30 novembre 2022
LA VOGLIA DI LEGGERE NON FINISCE MAI LA VOGLIA DI LEGGERE NON FINISCE MAI
Fonte: Confcommercio Nazionale

Dalla consueta "fotografia" semestrale (Osservatorio sulle librerie in Italia 2022) sul mondo dell'editoria e delle librerie indipendenti “Nuove chiavi di lettura sul mondo delle librerie: numeri, prospettive e tendenze”, scattata dall'Associazione Librai italiani, in collaborazione con Format Research, si vede che nel 2022 tiene la fiducia delle librerie indipendenti ed è in miglioramento in vista delle festività natalizie; stabili i ricavi e l’occupazione. 

Tuttavia l’aumento dei costi, l’impatto dell’inflazione e lo scenario economico incerto, si riflettono sulla carenza di liquidità (in calo l’indicatore che si assesta a 38 punti contro i 43 di dicembre 2021) e sulla necessità di far fronte al fabbisogno finanziario (per il 77% delle librerie che accedono al credito); quasi otto librerie su dieci lamentano un aumento "abnorme" dei prezzi praticati dai propri fornitori e, di queste, circa la metà registra un aumento dei prezzi superiore al 20%; il 54% delle librerie segnala una crescita di clienti e il 55% un aumento dei libri venduti, anche in valore, rispetto al 2021.

Si confermano le difficoltà sul fronte della scolastica: nove librerie indipendenti su dieci che distribuiscono testi scolastici hanno avuto difficoltà nell’approvvigionamento e ritengono inadeguato il margine riconosciuto dagli editori sia per i libri scolastici sulle nuove edizioni che sui titoli a catalogo, mentre oltre l’80% è insoddisfatto delle case editrici.

La distribuzione di libri scolastici e universitari costa molto alle librerie anche per importanti investimenti aggiuntivi e dà margini esigui o addirittura inesistenti: concorrenza dei megastore online (per l’81,4%) e bassi margini di guadagno riconosciuti dagli editori (per l’80%) sono i principali ostacoli allo sviluppo delle librerie che trattano testi universitari. In particolare, per la concorrenza dei megastore online, oltre il 60% di queste librerie ha perso negli ultimi due anni una quota di fatturato compresa tra il 20% e il 50%, mentre una su dieci ha perso addirittura più del 50% del fatturato.

Paolo Ambrosini (Presidente Ali Confcommercio): "Le librerie hanno tenuto nella tempesta"
Commentando i dati dell'Osservatorio sulle librerie, il presidente di Ali, Paolo Ambrosini, ha sottolineato che “le nostre imprese stanno attraversando una tempesta senza eguali prima per via del Covid e ora per l’aumento delle materie prime, la guerra e l’inflazione. Ciò nonostante nel complesso le librerie reggono salvo alcuni comparti specifici, come scolastica e universitaria, per i quali è urgente un intervento delle istituzioni che risolva i forti squilibri che sono presenti nell'editoria scolastica e il vantaggio competitivo che, anche a causa di un sistema distributivo ancora inadeguato, consente agli operatori online, e tra questi al principale operatore mondiale, di schiacciare le librerie universitarie che garantiscono professionalità, contribuiscono al presidio socio-economico delle nostre città e favoriscono la diffusione dei saperi fondamentali per lo sviluppo e il benessere del Paese”.

 

Per saperne di più sull'Osservatorio Ali 2022 vai all'articolo sul sito di Confcommercio nazionale.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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