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PER LE LIBRERIE UNA PRIMA METÀ DELL’ANNO IN CHIAROSCURO

L'Osservatorio Ali-Format Research evidenzia clima di fiducia e ricavi in calo rispetto al 2024. Presentato il Manifesto per la lettura

martedì 29 luglio 2025
PER LE LIBRERIE UNA PRIMA METÀ DELL’ANNO IN CHIARO PER LE LIBRERIE UNA PRIMA METÀ DELL’ANNO IN CHIARO
Fonte: Confcommercio Nazionale

È un quadro in chiaroscuro quello dipinto dai dati dell’Osservatorie sulle Librerie (link al documento in pdf) valido per il primo semestre 2025 e realizzato da Ali Confcommercio in collaborazione con Format Research, presentato a Milano dall’Associazione librai italiani. Gli indicatori sul clima di fiducia e sui ricavi sono in calo rispetto al 2024 e, anche se è previsto un miglioramento nella seconda parte dell’anno, i valori resteranno inferiori a quelli del 2024. Resta stabile l’occupazione, mentre si registrano criticità sul fronte del fabbisogno finanziario.

Entrando nel vivo della ricerca scopriamo poi che il 77,3% delle librerie indipendenti segnala un aumento dei prezzi praticati dai fornitori  (la metà evidenzia rincari di oltre il 5%), mentre relativamente all’accesso al credito il 61% delle librerie ha ottenuto integralmente l’importo richiesto e l’80,3% lo ha fatto per esigenze di liquidità e cassa. Per quanto riguarda le relazioni con i clienti, l’87,2% delle librerie adotta un approccio multicanale: i social sono il canale più utilizzato (per il 77,8%) e il 74,7% ritiene importante l’uso del digitale. Tuttavia, le vendite online rappresentano solo il 14,6%, mentre il 78% del fatturato è realizzato nel punto vendita fisico. I principali servizi online offerti sono l’assistenza multicanale (79,6%), la prenotazione (68,1%), i consigli e le recensioni (59,2%).


Presentato il Manifesto per la lettura

Nella stessa occasione Ali ha presentato il Manifesto per la lettura (link al documento in pdf) alla presenza di autori, librai, operatori del settore, rappresentanti del mondo istituzionale e scolastico. “L’Italia è tra gli ultimi Paesi in Europa per numero di lettori. La lettura è un’urgenza culturale. È ora di passare dalle parole ai fatti, con strumenti, risorse e visione”: questo, in sintesi, il messaggio condiviso nel documento. Al centro del Manifesto, elaborato in occasione del Salone del Libro di Torino e già sottoscritto da vari autori e librai, sono fissati in dieci punti i principi fondamentali per una nuova stagione di politiche per la lettura: dal riconoscimento del ruolo chiave del libraio all’interno delle scuole come consulente culturale alla necessità di investimenti reali e continui, soprattutto per le biblioteche civiche e scolastiche; dall’esigenza di contrastare la svalutazione socio-economico-culturale del libro all’adozione di linguaggi innovativi – come social, podcast, video, gaming narrativo – per coinvolgere le giovani generazioni. Il documento sarà oggetto di una campagna di sottoscrizione pubblica e collettiva aperta ad autori, librai, operatori e cittadini.

Per il presidente di Ali Confcommercio, Paolo Ambrosini, “la lettura è un bene comune e le librerie rappresentano un patrimonio culturale insostituibile per le comunità e, soprattutto, per i giovani. Il Manifesto che presentiamo oggi sostiene la necessità di politiche lungimiranti, investimenti concreti, meno burocrazia insieme ad una vera e propria alleanza per la promozione e il supporto alla lettura e a chi mantiene viva la cultura e l’importanza del libro. Perché, come anche i dati del nostro Osservatorio ci dicono chiaramente, le librerie resistono e si reinventano ma non possono essere lasciate sole”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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