TASSA SUI PACCHI POSTALI EXTRA UE, RIMEDIO CONTRO L’ULTRA FAST FASHION
“Non c’è tempo da perdere. E quindi apprezziamo l’intenzione della maggioranza di affrontare in questa manovra di bilancio gli effetti sulla sostenibilità economica e ambientale generati dall’ultra fast fashion che, tra l’altro, sottrae importanti risorse alla nostra economia e alle casse dello Stato”. Così Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, sull’ipotesi che il Governo inserisca nella Finanziaria un contributo per ogni spedizione proveniente da Paesi extra europei di valore inferiore ai 150 euro che si porrebbe quindi in linea con l'intenzione europea di eliminare la soglia di esenzione dai dazi sui pacchi dello stesso valore.
“È importante che l’Italia lanci un messaggio alla Ue per l’abolizione dell’esenzione dai dazi per le spedizioni extra-Ue di valore inferiore a 150 euro e per l’estensione del regime di responsabilità estesa del produttore (EPR) tessile anche a chi, pur producendo fuori dall’Unione europea, vende direttamente in Italia prodotti di moda”, conclude Felloni.
Federmoda: "Fast fashion fuori controllo alle dogane"
Nonostante l’urgenza di un intervento deciso per affrontare l’impatto dell’ultra fast fashion sull’intera filiera della moda, a partire dal retail, cuore pulsante della distribuzione, il Disegno di Legge sulla Concorrenza, recentemente licenziato dal Senato, non è stato ritenuto il veicolo più appropriato per introdurre misure efficaci su questo fronte.
Per il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni: “C'e preoccupazione per gli effetti sulla sostenibilità economica e ambientale generati dall’ultra fast fashion con giro d’affari sottratto alla nostra economia e alle casse dello Stato sempre più importante. Ogni giorno circolano nella UE circa 12 milioni di pacchi di valore inferiore a 150 euro, esenti da dazi e spesso da controlli. Una distorsione che penalizza i negozi italiani e mina la competitività delle imprese della moda made in Italy”.
La proposta di Federazione Moda Italia-Confcommercio al Tavolo della Moda, si articola in un pacchetto di norme concrete per contrastare il fenomeno dell’ultra fast fashion e tutelare la filiera del Made in Italy. Tra le principali misure: 1) Abolizione dell’esenzione dai dazi per le spedizioni extra-UE di valore inferiore a 150 euro; 2) Introduzione di un contributo ambientale per ogni spedizione proveniente da Paesi extra-UE sotto i 150 euro; 3) Estensione del regime di responsabilità estesa del produttore (EPR) tessile anche a chi, pur producendo fuori dall’Unione europea, vende in Italia prodotti di moda. “Il dettaglio moda rappresenta non solo un asset economico, ma anche un presidio sociale nei centri urbani e nei piccoli comuni. Per questo – conclude Felloni – chiediamo ai consumatori di scegliere prodotti di qualità, duraturi e responsabili, in alternativa alla moda ‘usa e getta’ e al Ministro Urso l’attivazione del Gruppo di lavoro sul commercio all’interno del Tavolo della Moda, affinché possa apportare un valore aggiunto alla filiera, anche in relazione al Piano Strategico per il Commercio della Moda che presenteremo al prossimo incontro al MIMIT”.
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