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FIMAA: "DOPO DUE ANNI RECORD ARRIVA IL CALO FISIOLOGICO"

Secondo i dati della Federazione, il mercato immobiliare rallenta nei primi sei mesi del 2023. Le compravendite calano del 12,5% a causa dell'aumento dei tassi d'interesse dei mutui

giovedì 09 novembre 2023
FIMAA: "DOPO DUE ANNI RECORD ARRIVA IL CALO FISIOLOGICO" FIMAA: "DOPO DUE ANNI RECORD ARRIVA IL CALO FISIOLOGICO"
Fonte: Confcommercio Nazionale

Dopo due anni da record, il mercato immobiliare inizia a rallentare la corsa nei primi sei mesi del 2023. Questa la fotografia scattata dall'Ufficio studi di Fimaa, la Federazione italiana mediatori agenti d'affari aderente a Confcommercio, nella consueta indagine che analizza l'andamento delle compravendite in Italia. Nel periodo subito dopo la pandemia abbiamo assistito ad un vero boom delle compravendite, ma con l'aumento costante dei tassi di interesse dei mutui e la maggior attenzione per la classe energetica degli immobili, le compravendite di quest'anno sono scese del 12,5%, circa 50mila abitazioni scambiate in meno rispetto allo stesso periodo del 2022.

Nonostante tutto rimane un semestre positivo per il mercato immobiliare, con 350mila compravendite effettuate nel primo semestre, secondo soltanto ai dati del 2021 (364mila) e del 2022 (400mila). Continuano invece gli aumenti dei prezzi degli immobili dello 0,5% e quelli delle abitazioni esistenti addirittura dello 0,8%.

"Si tratta di un rallentamento fisiologico – ha commentato il presidente Santino Taverna – già largamente preventivato. Il mercato immobiliare nel 2021 e nel 2022 ha evidenziato performance inaspettate, ed era inevitabile attendersi una fase di assestamento. L'incremento del numero di compravendite nel post-pandemia ha dato risposta al mercato soddisfacendo una percentuale consistente di domanda".

L'indagine ha anche evidenziato l'aumento di sensibilità da parte degli italiani per le classi energetiche degli immobili, anche in funzione della direttiva europea "Case green" con l'avvicinarsi dei termini previsti del 2030 e del 2033. L'offerta di abitazioni nuove non è ancora sufficiente ad esaudire la domanda e questo ha di fatto inciso sul numero delle compravendite del mercato. Il 14% degli operatori del settore sostiene infatti che nell'ultima parte dell'anno gli adeguamenti alle classi energetiche potrebbero portare ad un ulteriore calo della domanda.

Tra i fattori che attualmente destano maggiore preoccupazione l'incremento dei tassi d'interesse sui mutui (40%), il rallentamento dell'economia italiana (24%) mento dei costi di ristrutturazione (22%). Quasi la metà degli operatori intervistati ritiene che a sostenere la domanda sarà l'investimento offerto dal mercato delle locazioni. La richiesta di locazioni a breve termine sta infatti rallentando l'offerta di immobili da destinare agli affitti ordinari. Tutti fattori che hanno inciso nell'aumento dei canoni di locazione del 4,8% nel primo semestre 2023. La crescita maggiore si è registrata tra gli affitti ordinari transitori (+6,7%), mentre quella più contenuta tra gli affitti agevolati concordati (+2,7%).

Il numero di nuovi contratti di locazione registrati è comunque cresciuto dell'1,4% rispetto al primo semestre del 2022, grazie al traino dei contratti agevolati studenti (+11%) e di quelli ordinari transitori (+5,9%). I contratti agevolati concordati hanno mostrato una tenuta (+1,4%), mentre quelli ordinari di lungo periodo sono in calo dello 0,7%.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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