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NEL REPORT VENETO BANKITALIA “FOTOGRAFA” IL FENOMENO AFFITTI TURISTICI

In 45 comuni (tra cui Vicenza) concentrata l’89% dell’offerta. La redditività elevata (anche 3 volte tanto) li fa preferire agli affitti residenziali

mercoledì 25 giugno 2025
NEL REPORT VENETO BANKITALIA “FOTOGRAFA” IL FENOMENO AFFITTI TURISTICI NEL REPORT VENETO BANKITALIA “FOTOGRAFA” IL FENOMENO AFFITTI TURISTICI

Nell’ultimo rapporto sull’economia del Veneto, la Banca d’Italia ha realizzato un interessante focus sugli affitti brevi turistici, mettendo in evidenza le ragioni di una crescita esponenziale del fenomeno, che sta tutta nella maggiore convenienza economica dei proprietari ad affittarli con questa modalità rispetto alle altre forma di locazione.

Ma vediamo cosa dice, in particolare il report di Bankitalia. “Secondo i dati dell’Istat-Regione Veneto nel 2023 in Veneto erano attivi 53.401 “alloggi privati” a uso turistico; nel 2019 erano oltre 50.000. Queste strutture sono localizzate soprattutto nei comuni capoluogo e nelle altre località a vocazione turistica. La loro concentrazione sul territorio, calcolata a livello comunale, risulta maggiore di quella degli alberghi; in particolare ci sono 45 comuni caratterizzati da un’elevata intensità di alloggi turistici. Si tratta di 10 comuni identificati come città d’arte (i 5 maggiori capoluoghi – Padova, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza – più altri 5 comuni a loro limitrofi), 16 comuni di montagna (incluso Belluno), 12 del comprensorio del Lago di Garda e 7 litoranei; non vi rientrano invece le località termali, dato che le modalità di fruizione dei servizi tipici di queste destinazioni orientano maggiormente la domanda verso le sistemazioni alberghiere. Nel 2023 in questo gruppo di 45 comuni erano localizzati l’89 per cento degli alloggi turistici, il 72 per cento delle strutture alberghiere e l’86 per cento delle presenze turistiche regionali.

Questi comuni inoltre – sempre secondo il rapporto della Banca d’Italia -. coprono poco più di un quinto del territorio regionale ma vi risiede il 28 per cento della popolazione, per effetto della presenza nel gruppo dei maggiori centri urbani. In questo insieme di comuni l’incidenza media degli alloggi in affitto è pari a 5,9 ogni 100 abitazioni (la media calcolata sull’intera regione è pari a 2,2), con una penetrazione più elevata nelle località balneari e più bassa nelle città d’arte.

Bankitalia fa poi un approfondimento sulle offerte di affitti brevi turistici di alloggi interi sui siti airbnb.com e vrbo.com, per evidenziare come nel 2024 vi sia stato un aumento di quasi un terzo del numero di giorni medi prenotati in un anno nelle strutture offerte nei 45 comuni a maggiore intensità di affitti brevi rispetto al 2019 (da 110 a 139 giorni l’anno).

Il numero medio annuo di giorni occupati nelle strutture offerte sulle piattaforme internet è aumentato soprattutto nelle città d’arte rileva il report Bankitalia, che in una tabella fa una comparazione significativa tra quanto rende al proprietario affittare un immobile ad uso abitativo oppure a uso turistico. Ne risulta che, nelle città d’arte, a fronte di un canone di affitto medio di 12.548 euro, chi affitta su piattaforme turistiche ricava 36.042 euro, dunque tre volte di più. Va de sé, come evidenzia il report, che “in una quota rilevante dei comuni a maggiore intensità turistica, l’aumento sia del numero medio annuo di giorni occupati degli alloggi turistici sia dei prezzi praticati nei confronti della clientela ha contribuito a rendere sempre più vantaggiosi per i proprietari degli immobili gli affitti brevi turistici rispetto ai contratti a uso abitativo”. E Bankitalia rilancia a sua volta un allarme non nuovo “in queste località, e soprattutto nei capoluoghi che sono anche sedi universitarie, la maggiore intensità dell’attività turistica potrebbe creare fenomeni di spiazzamento per residenti, lavoratori e studenti fuori sede, determinando un maggiore ricorso al pendolarismo o la scelta di residenze alternative per lavoro o studio”; in altre parole gli affitti brevi mettono in crisi la residenzialità.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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