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RISTORAZIONE: ATTENTI ALLA TRUFFA CON L’ASSEGNO

Fipe Confcommercio Vicenza ha ricevuto segnalazioni di trucchi che possono costare caro da parte di fantomatici "clienti" esteri. Ecco come funziona l'inganno

martedì 05 aprile 2022
RISTORAZIONE: ATTENTI ALLA TRUFFA CON L’ASSEGNO RISTORAZIONE: ATTENTI ALLA TRUFFA CON L’ASSEGNO

Avete ricevuto per e-mail la prenotazione di un servizio di ristorazione da un società estera a voi sconosciuta, che vi ha addirittura anticipato i soldi con un assegno? Allora prestate molta attenzione che non si tratti di una truffa.

Le segnalazioni di questo “trucco”, che può costare caro, ci stanno arrivando da qualche associato e allora è meglio fare chiarezza per non cadere nel tranello. Come funziona la truffa? Tutto inizia con una email, scritta in perfetto inglese, con la quale viene richiesta un’offerta per un servizio di ristorazione per un certo numero di persone, in visita in Italia per i motivi più vari. Una volta concordato il prezzo con l’esercente, il truffatore invia, a saldo anticipato del servizio richiesto, un assegno bancario che ha un importo superiore rispetto al preventivo del ristoratore.

La scusa è quella che si intendono coprire anche altre spese che potrebbero essere sostenute durante i servizi richiesti. L’esercente a questo punto porta in banca l’assegno, ma ecco che dopo qualche giorno il fantomatico cliente estero chiede di fare un bonifico con l’importo della cifra eccedente ad una terza persona, che dovrà sostenere delle spese in loco. Verrebbe da dire: “nulla da eccepire, tanto restano in conto i soldi pattuiti con l’offerta”.

E l’inghippo sta, invece, proprio qui. Effettivamente, l’importo dell’assegno estero in prima battuta viene accreditato sul conto dell’esercente che così, in buona fede, procede a stornare la cifra in eccesso con bonifico al soggetto terzo (che, ovviamente, è d’accordo con il truffatore). Ma il “gioco” sta nei tempi che la banca impiega per scoprire che l’assegno è falso o “scoperto”, vale a dire 20-30 giorni. A quel punto, ovviamente, la banca annulla l’accredito e il ristoratore si ritrova ad aver perso la differenza già restituita, in buona fede, con bonifico, senza quasi nessuna possibilità di recupero della somma versata.

Attenzione dunque in caso di relazioni commerciali quanto meno anomale con soggetti esteri e se proprio accade che il cliente voglia anticipare gli importi, chiedete che sia fatto con bonifico anzichè con assegno. Se avete dubbi, consultatevi sempre con gli uffici di Fipe-Confcommercio Vicenza, oppure con il vostro consulente bancario di fiducia.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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