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TURISMO: ESTATE “TIEPIDA” IN CITTÀ E PROVINCIA

L’indagine di Confcommercio Vicenza rileva un calo dei visitatori e della spesa. Per il presidente Piccolo è un campanello d’allarme sulla contrazione dei consumi: “Ma il Vicentino ha molte carte da giocare per puntare alla crescita, anche in una congiuntura non brillante”

giovedì 04 settembre 2025
TURISMO: ESTATE “TIEPIDA” IN CITTÀ E PROVINCIA TURISMO: ESTATE “TIEPIDA” IN CITTÀ E PROVINCIA

Estate “tiepida” per il turismo in provincia di Vicenza: le valutazioni degli operatori del settore più coinvolti, ovvero pubblici esercizi (ristoranti, pizzerie, bar) e strutture ricettive, giudicano l’andamento degli affari nei mesi di giugno, luglio e agosto, principalmente “discreto”, ma una percentuale significativa segnala una diminuzione della clientela e della spesa, in questo caso soprattutto da parte dei turisti italiani.

È quanto emerge da un’indagine effettuata nei giorni scorsi da Confcommercio Vicenza, attraverso un questionario compilato da un campione di 200 imprese del comparto turistico, chiamate a valutare, appunto, l’andamento della stagione estiva. Il presidente Nicola Piccolo sintetizza così i risultati: “Viste le premesse, ovvero la crisi dei consumi che stiamo vivendo in Italia, si può parlare di una sostanziale tenuta del settore a livello provinciale. Gli operatori guardano al “bicchiere mezzo pieno” ed esprimono un giudizio complessivamente positivo, ma non possiamo ignorare alcuni campanelli d’allarme, come la contrazione della disponibilità economica, che porta ad una riduzione delle persone in viaggio e della spesa. Questa situazione – prosegue il presidente Piccolo – ci deve spingere ancor più ad ampliare la promozione del territorio per intercettare nuovi flussi turistici. Abbiamo una provincia che ha molte carte da giocare su questo fronte e che deve dunque puntare sulla crescita, anche in una congiuntura generale non brillante”.

I risultati

Ma vediamo da vicino i risultati dell’indagine di Confcommercio Vicenza. Iniziamo con il focus provinciale sul settore dei pubblici esercizi, ovvero ristoranti, bar, pizzerie. A valutare aumentata la clientela rispetto all’estate 2024 sono il 28% delle attività interpellate, analoga la percentuale di chi la valuta invariata mentre un 44% segnala una diminuzione. Nonostante questo calo, però, l’81% dà un giudizio sostanzialmente positivo alla stagione nel suo complesso (8% ottimo, 28% buono, 45% discreto), anche se il 19%, invece, la giudica pessima. L’indagine rileva poi una minore disponibilità di spesa dei turisti (sempre nel confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso) soprattutto da parte degli italiani: leggera per il 47% delle imprese e marcata per il 31%. Ben diverso il giudizio sui clienti stranieri: il 57% delle imprese del settore non ha notato una riduzione di spesa, mente un altro 34% ha riscontrato una leggera flessione; solo il 9% l’ha giudicata marcata.

Anche nel comparto ricettivo provinciale, secondo le imprese che hanno risposto al questionario Confcommercio, si sono registrati meno clienti rispetto all’estate 2024: lo segnala il 54% degli operatori contro un 26% che rilevano stabilità e un 20% un aumento. Un operatore su 4 (il 27%) ha rilevato una diminuzione della permanenza media, ma per il 58% non c’è stata variazione nella durata del soggiorno (il 15% ha invece registrato un aumento). Anche qui, a domanda specifica, emerge soprattutto la minor disponibilità di spesa del turista italiano rispetto all’anno scorso, segnalata come lieve dal 57% delle strutture interpellate e marcata dal 26%. Un trend che tocca meno gli stranieri: il 51% delle strutture non ha visto differenze rispetto all’anno precedente. Il giudizio complessivo della stagione è comunque positivo per l’89% degli operatori (6% ottimo, 40% buono, 43% discreto).

Vicenza e l’Altopiano di Asiago

Il questionario di Confcommercio permette anche un focus su Vicenza (con i comuni confinanti) e l’Altopiano di Asiago, dove il trend appare comunque in linea con il resto della provincia. Dopo un’estate 2024 di grandi numeri, la montagna ha vissuto quest’anno una stagione altalenante a causa delle piogge di luglio, che sono state solo in parte compensate da un ottimo giugno e da un buon agosto: il calo della clientela rispetto all’anno precedente però si è fatto notare (lo evidenzia il 62% sia delle strutture ricettive che dei pubblici esercizi coinvolti nell’indagine), così come quello della permanenza media (per il 50% degli operatori dell’ospitalità). Tutti indistintamente hanno riscontrato, poi, una sforbiciata della spesa da parte dei turisti italiani, ma il giudizio complessivo sulla stagione rimane comunque positivo per il 96% degli operatori del settore pubblici esercizi e per il 92% per quelli dell’ospitalità, anche perché era difficile aspettarsi il “bis” dell’estate 2024.

Venendo a Vicenza e hinterland, qui il sentiment positivo sulla stagione, espresso dalle imprese coinvolte nell’indagine, è più contenuto sia per i pubblici esercizi - con un 69% di giudizi tra il discreto e l’ottimo (contro l’81% provinciale) - sia per le strutture ricettive, con l’80% (contro l’89% provinciale). Più marcata anche la contrazione di clientela nelle strutture ricettive: il 70% di chi ha risposto al questionario ha registrato meno ospiti rispetto all’estate 2024 e per il 38% degli interpellati si è abbassata pure la permanenza media. Per i pubblici esercizi, invece, l’andamento dei clienti è sostanzialmente in linea con il dato provinciale.

Previsioni per settembre

Le previsioni per le prossime settimane, da parte di chi ha risposto al questionario, sono comunque positive, con il 34% dei pubblici esercizi in provincia e il 26 % delle strutture ricettive che prevedono un buon settembre, mentre chi si aspetta un andamento discreto si colloca sempre al di sopra del 50% (57% tra i pubblici esercizi e 54% tra le strutture ricettive). “Alle porte ci sono giorni importanti sotto il profilo turistico: da Vicenzaoro, con il ricco “fuori fiera” Vioff, al Made in Malga ad Asiago – evidenzia il presidente di Confcommercio Vicenza Nicola Piccolo -. Gli eventi sono certamente un volano significativo e da qui alla fine dell’anno ci saranno opportunità interessanti di visibilità per il Vicentino. L’auspicio è che poi il turista si fermi qualche giorno in più o torni per conoscere il territorio, ma per farlo serve un’azione sinergica tra tutti gli attori in campo, che stiamo cercando di costruire attraverso la Consulta sul Turismo in seno alla Camera di Commercio di Vicenza; da qui dovrebbe scaturire, inoltre, la futura Fondazione mirata ad una promozione unitaria di tutta la provincia”.

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