Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) sottoscritto dalla FIPE – Confcommercio, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, è il contratto di lavoro leader nel settore della somministrazione di alimenti e bevande. A oltre il 92% dei dipendenti dei pubblici esercizi della ristorazione collettiva e commerciale, e turismo è infatti applicato tale contratto. L'accordo, firmato il 5 giugno 2024, interessa oltre 300.000 imprese e più di un milione di lavoratori in tutta Italia. Si fa strada però una forma di concorrenza in dumping, che non solo è sfavorevole per il dipendente, ma rappresenta un grave pericolo per la reputazione del settore stesso.
Per questo motivo, FIPE sta lanciando una campagna per sensibilizzare imprenditori e lavoratori sulle dinamiche critiche del fenomeno. Lo strumento principale è la diffusione della seconda edizione del Manuale sul Dumping Contrattuale nei Pubblici Esercizi, realizzato in collaborazione con Adapt e con il sostegno dell’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo, che verrà ufficialmente presentato il prossimo 22 luglio a Roma.
La necessità di diffondere la nuova edizione del volume - che segue la prima, pubblicata nel 2022 - risponde all’espansione del dumping contrattuale nel settore dei pubblici esercizi: una crescita che si misura non solo in termini di numerosità dei CCNL non rappresentativi, 41 in totale, ma anche per il numero in termini assoluti di lavoratori a cui si applicano contratti nazionali di lavoro, che anche la Giurisprudenza di recente ha definito come “pirata”.
Inoltre le imprese che applicano CCNL “Pirata” rischiano pesanti conseguenze. Come ricordato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro nel 2025 in relazione all’attività di vigilanza sull’applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, l’art. 1, comma 1175, L. n. 296/2006 prevede l’impossibilità di fruire dei benefici normativi e contributivi da parte delle imprese che non applicano Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale. Tra questi, ad esempio, la riduzione contributiva sull’apprendistato; la maxi deduzione del costo del lavoro; i benefici per le assunzioni di under 35 e donne. Utilizzare contratti pirata, poi, rende impossibile fruire di part time, apprendistato, contratti stagionali o di lavoro extra.
L’obiettivo di FIPE è, quindi, quello di informare, ma anche di offrire uno strumento utile al contrasto del fenomeno stesso e stimolare nel Paese un dibattito costruttivo sul dumping contrattuale nel settore.
“Il Manuale sul Dumping Contrattuale nei Pubblici Esercizi – spiega Gianluca Baratto, presidente di FIPE-Confcommercio di Vicenza, che condivide in pieno l’iniziativa nazionale - rappresenta un testo tanto attuale quanto necessario per far fronte ad un meccanismo di concorrenza al ribasso che penalizza ulteriormente le imprese del settore. In un momento storico di incertezza economica – aggiunge Baratto –. FIPE Vicenza rinnova il proprio impegno a collaborare con gli enti competenti in materia di controlli e ispezioni, l’Inps e l’Ispettorato del lavoro, per sostenere le imprese che applicano correttamente i contratti di lavoro, rispettano i lavoratori e collaborando alla crescita sociale ed economica del territorio”.
Per maggiori informazioni, le imprese del settore possono contattare gli uffici provinciali di Fipe-Confcommercio (tel. 0444 964300).
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