Nessuna sfera di cristallo, ma solo dati e un metodo scientifico per determinare le tendenze in atto e che si svilupperanno nei prossimi anni. E’ quello che ci svelano i Deep Trends ® elaborati da Blue Eggs, la realtà specializzata nel “decodificare” le tendenze della società e dei mercati. Lunedì 9 giugno, Confcommercio Vicenza ha invitato a parlare di “Nuovi modelli e nuovi significati del lavoro”, attraverso la scoperta dei Deep Trends ®, la co-fondatrice di Blue Eggs Laura Rolle. L’incontro aveva l’obiettivo di focalizzare i fenomeni in atto e i modelli che li governano, mettendo in grado le aziende di avere una serie di informazioni utili per fare scelte strategiche più consapevoli e in sintonia con quello che sarà lo scenario futuro del mondo del lavoro.
Il tema è stato introdotto dal presidente di Confcommercio Vicenza Nicola Piccolo, che ha posto l’accento sulle trasformazioni del lavoro, che – ha detto – “non possiamo guardare come fossero futuro, perché sono già in atto e stanno cambiando profondamente il nostro modo di vivere, lavorare e di fare impresa”. Ha anche aggiunto: “Secondo le stime della piattaforma Excelsior di Unioncamere, tra maggio e luglio 2025 il commercio e il settore dell’alloggio e ristorazione hanno necessità di inserire, nel territorio Vicentino, 5.750 lavoratori. Trovarli non è facile, attrarli e trattenerli, men che meno. E questo non vale solo per la ristorazione e il turismo, ma è un trend generale, perché non solo sta cambiando il modo di intendere il lavoro, ma l’Italia sta già facendo i conti con un evidente calo demografico. L’evento di oggi – ha evidenziato - è una finestra privilegiata sulle trasformazioni in atto e su quelle future. Aprirla è fondamentale se vogliamo rimanere competitivi”.
La professoressa Rolle ha, quindi, iniziato la sua relazione partendo dalla metodologia applicata i Deep Trends ®, ovvero dall’origine di forme di pensiero, generative, delle persone e delle aziende. Lo scenario d’oggi è quello descritto come “anno degli antipodes”, dove è accettato il tutto e il contrario di tutto. Grazie soprattutto all’aumento della tecnologia coesistono, infatti, il reale e il virtuale, la persona e il suo avatar, l’intelligenza umana e l’intelligenza artificiale. Inoltre, vi è la rottura tra il vero e il falso e la concezione del tempo non è più lineare, poiché i contenuti sono sempre disponibili e si possono svolgere più cose contemporaneamente.
Anche il lavoro diventa quindi un prodotto multiforme, che richiede una nuova codificazione. Un re-coding che va a valorizzare non solo le competenze tradizionali del lavoratore, ma il suo apporto all’azienda. Un commesso, ad esempio, non è colui che gestisce la vendita e chiude la serranda a fine orario, ma può essere visto come un influencer real life, ovvero un collaboratore che alle mansioni del ruolo aggiunge le capacità di saper consigliare, di raccontare i prodotti che vende, di fidelizzare la clientela, sia in negozio che sui social. La gratificazione che ne riceverà in cambio non sarà solo di tipo economico, perché entrano sempre di più in campo le “nuove monete”, come il tempo, il benessere del lavoratore e il valore del lavoro inteso come tassello del proprio personale progetto di vita.
Un altro concetto, che è parte della realtà che stiamo vivendo, e che si esprimerà anche nel futuro, è quello di “Plural singularity”, dove l’unità è data dalla somma di pluralità. I prodotti sono sempre più, composizioni di più elementi che il consumatore può assommare e vivere in più luoghi. Sul fronte del lavoro significa che nel futuro dovrà essere pensato in maniera frammentata, ragionando in termini di sistema, di aumento delle partnership tra aziende, nel rivedere le filiere. Non è fantascienza pensare che alcuni ruoli dovranno essere coperti da più persone, le quali potranno svolgere la loro mansione in aziende diverse, in tempi diversi, a seconda della volontà di fare esperienze diverse, in luoghi diversi.
La professoressa Rolle, prima di rispondere alle domande dei partecipanti all’incontro, ha quindi riassunto i trend del lavoro in alcune frasi esaustive di ciò che significa essere un lavoratore del domani. Not only job: il lavoro deve bilanciare con altri aspetti della mia vita, quindi può cambiare rispetto al tempo e ai luoghi; More than job: il lavoro deve offrire relazioni vitali e salutari, poiché è importante il benessere relazionale; Job as a product: il lavoro può cambiare formati a seconda delle mie esigenze, quindi potrà tradursi in discontinuità e frammentazione dell’esperienza lavorativa; Job as I want: voglio un lavoro che si adatti a me, perché ho il mio personale progetto di vita.
L’incontro è stato parte del progetto “Focus On”, promosso da Confcommercio Vicenza con il contributo della Camera di Commercio di Vicenza.
Qui sotto l'intervista alla prof.ssa Laura Rolle andata in onda nella nostra rubrica televisiva Confcommercio Vicenza News.
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