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FINANZIAMENTO ALLE IMPRESE AI MINIMI STORICI

Osservatorio Confcommercio-Format: nel secondo trimestre 2013 solo il 26,9% delle imprese ha visto accolta la sua richiesta di finanziamento

giovedì 08 agosto 2013
Fonte: Confcommercio nazionale

Nel secondo trimestre del 2013 è aumentato il numero di imprese che non è riuscito a far fronte al proprio fabbisogno finanziario, mentre sono sempre meno quelle che si vedono accogliere le richieste di finanziamento, che sono passate dal 29,6% del primo trimestre al 26,9%: si tratta della percentuale più bassa mai toccata dal 2009 ad oggi.

E' uno dei dati più interessanti che emergono dall'Osservatorio sul credito per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi nel secondo trimestre del 2013, realizzato da Confcommercio-Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Ricerche. Dalla ricerca emerge uno scenario di forte difficoltà che vede sempre meno imprese rivolgersi al sistema bancario per un finanziamento: rispetto a un anno fa, infatti, la quota di imprese si è praticamente dimezzata passando dal 20,8% al 10,8% portando la percentuale effettiva di imprese finanziate ad appena il 2,9%. Peggiorano, infine, tutti gli indicatori relativi all'offerta del credito: dai tassi di interesse al costo dei servizi bancari, dalla durata del credito alle altre condizioni e garanzie richieste.

Questo ulteriore peggioramento nei criteri di concessione e nell'effettiva erogazione del credito da parte del sistema bancario italiano, rilevato dai dati e dal sentiment degli imprenditori, conferma la grave situazione di "credit crunch" che continua a penalizzare fortemente le imprese, in particolare quelle di minori dimensioni e quelle del Centro-Sud, limitandone anche le possibilità di investimento.

I dati del Rapporto sul sito nazionale di Confcommercio.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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