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CALDO ESTREMO. IL VENETO VIETA IL LAVORO ALL’APERTO NELLE ORE PIÙ CRITICHE

Ordinanza del 1° luglio introduce misure urgenti per prevenire i rischi per la salute

mercoledì 02 luglio 2025
CALDO ESTREMO. IL VENETO VIETA IL LAVORO ALL’APERTO CALDO ESTREMO. IL VENETO VIETA IL LAVORO ALL’APERTO

l governatore del Veneto Luca Zaia il 1° luglio ha firmato un’ordinanza che introduce in tutta la regione misure urgenti e concrete per proteggere la salute di chi lavora sotto il sole. Si tratta di una misura necessaria, per tutelare i lavoratori esposti al sole, rivolta ai settori dell’agricoltura, dell’edilizia e delle cave. Il provvedimento è mirato e si applica solo quando è davvero necessario: dal 3 luglio al 31 agosto sarà vietato svolgere attività lavorative all’aperto tra le 12:30 e le 16:00, ma esclusivamente nelle aree del Veneto in cui, secondo i dati scientifici aggiornati in tempo reale dal portale Worklimate, viene rilevato un livello di rischio ‘ALTO’ per i lavoratori esposti al sole e impegnati in attività fisica intensa.

L’ordinanza mira a prevenire colpi di calore, affaticamenti gravi e situazioni rischiose per la salute.

L’ordinanza regionale n. 34 recepisce le Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare approvate dalla Conferenza delle Regioni e ne rende obbligatoria l’applicazione nei casi in cui, nonostante le misure preventive già adottate dai datori di lavoro, permanga un rischio rilevante. Il testo prevede inoltre che “gli accordi aziendali già in vigore, se garantiscono una tutela uguale o superiore rispetto a quanto stabilito dall’ordinanza, rimangano validi e pienamente operativi”, valorizzando così le buone pratiche già presenti nel sistema produttivo veneto.

L’ordinanza si estende anche alle lavorazioni svolte in ambienti chiusi non climatizzati, se condizionate dal calore esterno. Sono invece escluse, pur con obbligo di protezione adeguata, le attività urgenti di pubblica utilità e di protezione civile, per le quali è comunque richiesta la valutazione del rischio da parte del datore di lavoro, in coerenza con quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008.

Fonte sito Regione del Veneto

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