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DECRETO SOSTEGNI BIS, SUI RISTORI INTESA NELLA MAGGIORANZA

Nel provvedimento che verrà esaminato la prossima settimana dal Cdm sarà previsto un mix tra fatturato e utili per distribuire gli aiuti. Allo studio un aiuto una tantum per bar e ristoranti senza dehors

giovedì 13 maggio 2021
DECRETO SOSTEGNI BIS, SUI RISTORI INTESA NELLA MAG DECRETO SOSTEGNI BIS, SUI RISTORI INTESA NELLA MAG
Fonte: Confcommercio Nazionale

La maggioranza ha trovato finalmente un'intesa di massima sul decreto Sostegni bis, atteso a metà della prossima settimana sul tavolo del Consiglio dei ministri, il provvedimento che distribuirà i 40 miliardi di extradeficit messi a disposizione con l'ultimo scostamento di bilancio approvato dal Parlamento.

La novità principale riguarda i ristori, che continueranno a essere distribuiti sulla base del fatturato, come accade attualmente, ma chi vorrà potrà ricevere una compensazione ulteriore a fine anno sulla base dei bilanci. La discussione sull’argomento è durata settimane e verteva sulla tempistica per l'erogazione della nuova tranche di aiuti che, inevitabilmente, devono aspettare i bilanci (a giugno) o le dichiarazioni dei redditi per le attività in contabilità semplificata (novembre). La soluzione è stata trovata appunto in un mix tra fatturato e utili: le imprese che hanno ricevuto o stanno ricevendo in questi giorni i bonifici previsti dal primo decreto Sostegni riceveranno in automatico un ulteriore bonifico della stessa entità. Nel frattempo si potrà però richiedere all'Agenzia delle Entrate di ricalcolare il contributo su un diverso periodo (primo aprile 2020-31 marzo 2021 rispetto al primo aprile 2019-31 marzo 2020) e ottenere nel caso un ristoro più elevato, sempre sulla base del fatturato. In aggiunta, le imprese interessate potranno chiedere di tarare ancora di più il ristoro guardando all'effettiva redditività che emergerà dai bilanci o dalle dichiarazioni dei redditi. Se il calcolo sarà favorevole (andranno stornati i costi fissi già coperti da aiuti dall'inizio della pandemia), si otterrà a fine anno un’ulteriore quota sotto forma di "saldo".

Da segnalare anche che è allo studio un’indennità ad hoc per le attività rimaste chiuse per decreto in mancanza di spazi all'aperto e che le cartelle esattoriali potrebbero essere “congelate” per altri due mesi, fino alla fine di giugno. Si ragiona poi sulla possibilità di rateizzazioni fino a dieci anni per le imprese che hanno perso almeno il 30% del fatturato a causa del Covid.

 

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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