Il MiMit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ha pubblicato il decreto che riporta l’elenco delle agevolazioni cui le imprese non potranno accedere nel caso non abbiano assolto all’obbligo di stipula delle polizze catastrofali entro i termini di legge (ne abbiamo parlato in questo articolo).
Il decreto introduce quindi l’adempimento degli obblighi assicurativi tra i requisiti da valutare prima di consentire l’accesso alle agevolazioni assegnabili nell’ambito degli strumenti agevolativi di competenza della Direzione generale per gli incentivi alle imprese.
L’adempimento dell’obbligo assicurativo in questione deve altresì sussistere ed essere verificato in occasione dell’erogazione delle agevolazioni concesse.
Le norme del decreto si applicano alle domande di agevolazioni presentate a partire dalle date di seguito indicate e, comunque, successivamente alla pubblicazione del presente decreto:
- 30 giugno 2025 per le imprese di grandi dimensioni;
- 2 ottobre 2025 per le imprese di medie dimensioni, così come definite dalla classificazione contenuta nella Raccomandazione della Commissione europea, del 6 maggio 2003, e successive modifiche e integrazioni;
- 1° gennaio 2026 per le imprese di micro e piccola dimensione, così come definite dalla classificazione contenuta nella Raccomandazione della Commissione europea, del 6 maggio 2003, e successive modifiche e integrazioni.
Le agevolazioni alle quali si applica il requisito dell’obbligo di stipula dell’obbligo catastrofale sono:
a) contratti di sviluppo;
b) interventi di riqualificazione destinati alle aree di crisi industriale ai sensi della legge n.181/89;
c) regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative di piccola e media dimensione (nuova Marcora);
d) sostegno alla nascita e allo sviluppo di start up innovative in tutto il territorio nazionale (smart & start);
e) agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare;
f) fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa;
g) mini contratti di sviluppo;
h) agevolazioni alle imprese per la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale;
i) sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle Pmi;
l) finanziamento di start-up;
m) supporto a start-up e venture capital e venture capital attivi nella transizione ecologica.
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