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POS OBBLIGATORIO: SCATTANO LE SANZIONI

Con il 30 giugno 2022, in vigore la norema che impone a negozianti e professionisti di accettare i pagamenti elettronici con Pos. Confcommercio: "Ridurre costi e commissioni per gli esercenti"

lunedì 27 giugno 2022
POS OBBLIGATORIO: DA FINE MESE SCATTANO LE SANZIONI POS OBBLIGATORIO: DA FINE MESE SCATTANO LE SANZIONI

Entrano in vigore le regole sui pagamenti elettronici, che portano negozianti e professionisti a dotarsi del Pos entro il 30 giugno 2022 in modo da accettare dopo questa data pagamenti con moneta elettronica (carta di credito o debito/bancomat). 

Il decreto legge 36/2022 (cosiddetto “decreto PNRR2) ha infatti previsto al 30 giugno, anziché il 1° gennaio 2023, l’applicazione delle sanzioni per gli esercenti e i professionisti che rifiutano i pagamenti con il Pos. Quindi, da luglio, chi effettua l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, ma non accetta il pagamento con le carte elettroniche, indipendentemente dall’importo, è soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione rifiutata.

Un provvedimento precedente (decreto legge 179/2012, art. 15) stabilisce, che in caso di oggettiva impossibilità tecnica, non sia previsto l’obbligo di accettare i pagamenti con il Pos. In questo caso si applicano le norme generali sulle sanzioni amministrative, con riferimento alle procedure e ai termini.

A pochi giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo, il presidente della Confcommercio Veneto Patrizio Bertin ha rilasciato oggi questa dichiarazione: “Sbaglia chi vuole dipingere la categoria come contraria alla diffusione dei pagamenti elettronici. La verità è che Confcommercio ha sempre insistito su un concetto: sì alla modernità, ma non sulle spalle delle imprese”. Infine, il presidente Bertin precisa: “A parte il fatto che nel nostro territorio sono pochissimi gli esercenti che ancora non hanno il Pos, è chiaro che la diffusione dei pagamenti elettronici si raggiunge mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori e imprese, a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti. In altre parole – conclude il presidente Bertin – puntare solo sulle sanzioni non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti, peraltro già da tempo in pieno sviluppo”.

Confcommercio, "sanzioni inutili, ridurre costi e commissioni per gli esercenti"

Confcommercio nazionale, in una nota, ribadisce la sua linea sottolineando che "non si può pensare di incentivare i pagamenti elettronici attraverso il meccanismo delle sanzioni, quello che serve per raggiungere questo obiettivo è una riduzione delle commissioni e dei costi a carico di consumatori ed imprese, anche potenziando lo strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente, e introdurre la gratuità per i cosiddetti micropagamenti". "Già oggi nel nostro Paese- sottolinea Confcommercio - il numero di transazioni con carte di debito, di credito e prepagate è elevato con una crescita, nell’ultimo quinquennio, del 120% e sono oltre 4 milioni i Pos installati e attivi presso le attività commerciali e di servizi. E’ dunque evidente che il nostro sistema dei pagamenti è già in pieno sviluppo, ora va fatto di più per modernizzare ulteriormente questo processo rendendolo più efficiente e meno oneroso". "Agire per via sanzionatoria per la mancanza del Pos - conclude Confcommercio -non è certo la strada da seguire, andrebbe invece prorogata tempestivamente la misura istituita dal decreto “Sostegni-bis”, in scadenza a fine giugno, che dispone l’incremento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dagli esercenti che adottano sistemi evoluti di incasso".

La convenzione con Banca Sella

Per quanto riguarda i costi di commissione, va ricordato che Confcommercio Vicenza ha stipulato una conveniente convenzione con Banca Sella. le condizioni sono consulabili sul sito ascom.vi.it.

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