Il trattamento minimo delle pensioni è una misura di tutela sociale prevista dall’ordinamento italiano (Legge 638/1983) al fine di garantire ai pensionati il reddito minimo, considerato essenziale per una vita dignitosa. Quindi, se la pensione spettante risulta più bassa di una certa soglia, l’INPS provvede a integrarla fino a raggiungere l’importo minimo previsto dalla legge.
Il valore del trattamento minimo viene aggiornato ogni anno sulla base dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo, per tenere conto dell’inflazione e dell’aumento del costo della vita.
Per il 2025 il trattamento minimo è stato fissato a 603,40 euro mensili per tredici mensilità. A questo importo si aggiunge un incremento del 2,2%, stabilito dalla Legge di Bilancio 2025, che porta l’assegno minimo a 616,67 euro al mese.
A chi spetta l’integrazione
Il diritto all’integrazione al minimo spetta a chi percepisce una pensione di importo inferiore al trattamento minimo, e soddisfa i seguenti requisiti:
Trattamento minimo delle pensioni: limite di reddito
Il limite di reddito per ottenere l’integrazione al minimo della pensione viene stabilito annualmente e varia in base alla situazione familiare del pensionato (single o coniugato) e alla data di decorrenza della pensione.
Per i pensionati non coniugati il limite di reddito personale per avere diritto all’integrazione piena è pari a 7.844,20 euro annui. Se il reddito personale supera questa soglia, ma resta inferiore a 15.688,40 euro annui, spetta comunque un’integrazione parziale.
Nel caso di pensionati coniugati, la normativa distingue tra:
L’integrazione viene riconosciuta in misura piena se il reddito (personale o coniugale) rientra nei limiti minimi. Se invece supera il minimo, ma resta entro il tetto massimo previsto, l’integrazione sarà parziale: l’importo viene calcolato sottraendo il reddito dal limite massimo e dividendo la differenza per il numero di mensilità.
Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco nella sede provinciale di Vicenza (tel. 0444 964300) o nelle sedi mandamentali Confcommercio.
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