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PROTESTE PER LA GARA AUTOMOBILISTICA CHE "ISOLA" L'ALTOPIANO

Il weekend del 23 e 24 aprile, la strada del Costo sarà utilizzata per una corsa in salita. La presidente Angela Carli : "Serve un ripensamento"

giovedì 17 marzo 2016

Si può bloccare, per due giorni, il principale collegamento alla più importante zona turistica del Vicentino e farlo proprio in uno dei “weekend lunghi” più attesi del 2016, vale a dire quello del 25 aprile? Logica direbbe di no, tanto più se al disagio causato ai turisti, si deve sommare quello che dovranno vivere gli abitanti della zona.
Invece pare proprio che sarà così: a meno di un improvviso “cambio di rotta”, sabato 23 e domenica 24 aprile, la strada del Costo, che porta all’Altopiano di Asiago e dei Sette Comuni, diventerà una pista da corsa e chi vorrà salire in montagna (o scendere nel caso dei residenti), dovrà deviare per Arsiero e utilizzare la tortuosa strada di collegamento che porta a Rotzo, di certo sconsigliata agli “stomaci deboli”.
“Penalizzare per due giorni l’intera economia di un’area turistica per una corsa automobilistica è davvero assurdo – afferma senza mezzi termini Angela Carli, presidente del mandamento Confcommercio di Asiago -. Per carità, legittimo che gli organizzatori lo abbiano chiesto, ma sono allibita che in una recente Conferenza dei Servizi in Prefettura a Vicenza non siano state adeguatamente considerate le gravi conseguenze economiche e viabilistiche della manifestazione  e non siano state capite le nostre ragioni”.
Che la strada del Costo sia molto ambita da chi ama premere sull’acceleratore lo si sa bene: basta vedere le tante moto che nei giorni di festa la usano come “circuito di gara”, sfrecciando pericolosamente tra le fila di auto, a volte non senza conseguenze. E a far scoprire questo uso “agonistico” della provinciale, ha certamente contribuito anche la manifestazione che, fino ad un 11 anni fa, si svolgeva proprio su questi tornanti. Per dire che della “25^ salita del Costo”, una gara valida per il Campionato Triveneto e organizzata dal Rally Club Team di Isola Vicentina  non ne sentiva probabilmente bisogno nessuno, se non qualche centinaio di appassionati . Invece, dalle ore 13.00 alle 18.00 di sabato 23 aprile e dalle ore 9.00 alle 18.00 della domenica successiva, i 10 tornanti che si snodano dalla località Bramonte al Campiello, in Comune di Cogollo del Cengio, non si animeranno più dal lento via-vai delle auto dei turisti, ma vedranno sfrecciare quelle di questi piloti amanti della velocità. Chi vorrà raggiungere l’Altopiano dovrà , dunque, stare attento agli orari o scegliere alternative ben più scomode. 
Una bella “tegola” per gli operatori del commercio e del turismo dell’Altopiano, che già vengono da una stagione invernale difficilissima e che contavano anche su questo weekend lungo per recuperare un po’ di ossigeno ai magri incassi dei mesi scorsi. “Con tutte queste limitazioni alla circolazione credo che saranno in tanti a stare alla larga dall’Altopiano quel fine settimana ed è ovvio che siamo molto arrabbiati – prosegue la presidente Angela Carli -. Capisco che questo evento sportivo porterà pubblico a tutto vantaggio dei colleghi della frazione di Treschè Conca, dove si fermerà la “carovana”, ma per Asiago e gli altri comuni c’è il rischio di avere il deserto nei giorni di sabato e domenica: non credo saranno in tanti ad avventurarsi per la stretta strada di salita per Rotzo”. Anche perché, proprio su quella che è indicata come la più naturale alternativa al Costo, domenica 24 aprile c’è un’altra gara sportiva: la Granfondo fi’zi:k – Città di Marostica, evento ciclistico di grande richiamo (annunciati anche appassionati dall’Austria) che affronterà proprio il versante di Castelletto di Rotzo, e dove è ipotizzata la presenza di circa 1.800 ciclisti, che comunque rallenteranno la circolazione delle macchine che vorrebbero salire in Altopiano
“Ma un minimo di coordinamento è davvero impossibile? – rincara la presidente del Mandamento Confcommercio di Asiago – Io non dico che queste manifestazioni non vadano fatte; anzi, se ben organizzate e concertate per tempo aiutano certamente anche il commercio e il turismo. Ma noi  - conclude Angela Carli - non ci stiamo ad accettare decisioni prese sopra la nostra testa, soprattutto se tagliano fuori dai collegamenti migliaia di persone tra turisti e residenti e centinaia di attività economiche, creando disagi e disservizi . Serve urgentemente un ripensamento degli organi competenti, perché non si tenga un evento che ha un così forte impatto sul territorio”.

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