Il presidente di Confcommercio Vicenza Nicola Piccolo interviene sulle decisioni prese nei giorni dalla Giunta del Comune di Vicenza relativamente al problema del decoro degli immobili commerciali, artigianali e direzionali sfitti. “Il primo obiettivo che dobbiamo darci, ovviamente, è quello che ci siano sempre meno saracinesche abbassate in città, perché la vitalità di centri storici e quartieri si sostiene anche e soprattutto su un commercio di vicinato in salute e diffuso. Ma quando un’attività chiude – afferma il presidente Piccolo -, quando ci sono locali commerciali, artigianali o direzionali sfitti lasciati in stato di abbandono, allora il danno alla città è doppio: si aggiunge, infatti, alla perdita di servizi, una sensazione di degrado che rischia di creare disaffezione nei cittadini per quella via o piazza, allontanandoli talvolta anche dalle altre attività aperte e rischiando di generare una reazione a catena di chiusure. Per questo – continua il presidente di Confcommercio Vicenza - riteniamo importanti le decisioni assunte oggi dalla Giunta, che incentivano, anche da parte dei privati, quei micro-interventi volti a migliorare la qualità urbana generale della città, indicati anche nel nostro Piano di Marketing consegnato nel febbraio scorso all’Amministrazione”.
Per il presidente Piccolo l’inasprimento delle sanzioni legate alla pulizia delle vetrine e l’obbligo di oscurarle per coprire l’interno del locale, prevendo sanzioni in caso contrario, va dunque nella giusta direzione, “L’idea di apporre delle vetrofanie per abbellire le vetrine dei negozi sfitti non è nuova – ricorda - ma ovviamente finora era qualcosa di totalmente volontario. Ora l’obbligo cambia le carte in tavola e speriamo sortisca un effetto più ampio di quanto sperimentato finora. Sarebbe tra l’altro interessante e ci stiamo lavorando, fare in modo che ci sia un’immagine coordinata a copertura delle vetrine sfitte così da migliorare ancor più l’impatto sulla città. L’auspicio, insomma, è che ora i nuovi obblighi e le sanzioni più pesanti migliorino la situazione”.
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