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“SICUREZZA IN CITTÀ: PRESIDIO DEL TERRITORIO E CERTEZZA DELLA PENA PER SCONGIURARE IL SENSO DI IMPOTENZA”

Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza, interviene dopo il dibattito sollevato dal caso del negozio “chiuso per paura”

giovedì 26 giugno 2025
“SICUREZZA IN CITTÀ: PRESIDIO DEL TERRITORIO E CERTEZZA DELLA PENA PER SCONGIURARE IL SENSO DI IMPOTENZA” “SICUREZZA IN CITTÀ: PRESIDIO DEL TERRITORIO E CERTEZZA DELLA PENA PER SCONGIURARE IL SENSO DI IMPOTENZA”

“Dobbiamo evitare a tutti i costi che sulla sicurezza in città si diffonda un senso di impotenza, sia tra gli imprenditori che tra i cittadini”. Così Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza interviene sul caso della chiusura, “per paura”, del negozio di Margherita Parolin in corso Fogazzaro. “Ho espresso personalmente alla collega, fin dall’inizio di questa vicenda, la mia vicinanza e la mia solidarietà, che rinnovo anche dopo i fatti sconcertanti degli ultimi giorni – continua il presidente Piccolo –, ma voglio cogliere l’occasione del dibattito sollevato da questo caso, per esprimere alcune considerazioni sul tema sicurezza, che da tempo è una priorità per la nostra Associazione, come abbiamo sottolineato anche nei recenti incontri con Prefetto, Questore e Sindaco”.

La presa di posizione dal presidente Piccolo deriva da un dato di fatto: la sicurezza è la prima preoccupazione per i cittadini e per gli imprenditori vicentini: lo ha dimostrato il recente sondaggio Demetra sull’operato dell’Amministrazione Possamai, ma lo dimostra da tempo anche la periodica rilevazione congiunturale Confcommercio sul Terziario in provincia, che vede il 48% delle imprese interpellate essere preoccupate per la “crescente sensazione di insicurezza nella propria zona”. “Come rispondere a queste legittime richieste di vivere e lavorare senza paura? – si chiede il presidente Piccolo – A nostro avviso la sicurezza è fatta prima di tutto di controllo puntuale del territorio con la presenza delle Forze dell’Ordine e di certezza della pena, ovvero di norme efficaci e immediatamente applicabili, che mettano i responsabili di piccoli e grandi reati in condizione di non nuocere più alla comunità, senza se e senza ma”.

Per il presidente di Confcommercio Vicenza la sicurezza è diventata “un’emergenza sociale che si deve affrontare uniti, ognuno con le proprie responsabilità, per trovare soluzioni in grado di limitare il senso di paura e di scoramento di cittadini e imprenditori di fronte ad una città che a volte appare sotto scacco di balordi che si sentono impuniti”.

Per combattere questa sensazione, secondo il presidente di Confcommercio Vicenza, la prima strada è quella di un efficace e visibile presidio del territorio: “Quando ci sentiamo insicuri la prima cosa che cerchiamo con gli occhi è soprattutto una divisa e poi anche un negozio o un bar aperti sulla via – spiega -. Noi il nostro apporto lo diamo con le nostre vetrine illuminate e la presenza degli operatori nelle attività che si affacciano su vie e piazze. Sappiamo che le Forze dell’Ordine, pur facendo il massimo nelle loro possibilità, non possono essere ovunque in qualsiasi momento, ma chiedo al sindaco e alla polizia locale di destinare al controllo del territorio tutte le risorse disponibili, eventualmente anche riorganizzando gli uffici e rivedendo turni e orari per portare più agenti in strada per la lotta al degrado. Mentre ai parlamentari berici, di tutti gli schieramenti politici– continua il presidente Piccolo -, chiedo di agire sui ministeri competenti perché Vicenza abbia l’attenzione che merita in termini di destinazione di uomini e mezzi per la pubblica sicurezza, agendo sulle dotazioni degli organici”. 

Chiaro che oltre alla deterrenza è importante che chi commette reati sia assicurato alla giustizia e punito: “e proprio sull’efficacia delle misure di repressione, oltre che di allontanamento in caso di stranieri, serve un’azione di revisione delle norme e delle regole, che deve impegnare la politica e tutti gli organi competenti. Casi come quello capitato in questi giorni non possono e non devono verificarsi in uno stato di diritto, per non minare la fiducia nella giustizia e nelle istituzioni”.

C’è poi un altro aspetto, più marginale forse, ma non meno significativo, che preme al presidente di Confcommercio Vicenza, quello della cura della città: “perché - afferma - anche un ambiente accogliente può fare molto per migliorare la percezione delle persone di vivere in zone tranquilla e sicure”. E il presidente di Confcommercio Vicenza fa anche qualche esempio: “Arrivare in un parcheggio che sembra abbandonato, dove regnano incuria e sporcizia e alle casse essere accolti dagli accattoni, non è degno di una città come Vicenza ed è un pessimo biglietto da visita per i turisti – sottolinea Piccolo - E poi serve cura per l’illuminazione e la manutenzione che fanno percepire ordine e attenzione per la città. Non è semplice farlo, ce ne rendiamo conto, ma chiediamo un impegno supplementare in questo senso”.

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