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URGENTE DECIDERE IL FUTURO URBANISTICO-COMMERCIALE DI VICENZA

L'emergenza Covid accelera i cambiamenti: per Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza, servono scelte strategiche e coraggiose che ridiano fiducia al commercio, turismo e servizi

sabato 27 giugno 2020

“Per un rilancio della città dopo il lockdown e per prevenire il rischio di un effetto domino nelle chiusure di attività commerciali in centro storico e nei quartieri è essenziale dare subito dei segnali di indirizzo forti sul futuro urbanistico e commerciale di Vicenza”. Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza, invita l’Amministrazione Comunale a proseguire nell’opera di sostegno delle attività del commercio e del turismo cittadine, come avvenuto con notevole impegno durante l’emergenza sanitaria, aprendo una nuova fase: quella delle decisioni che incidono sul futuro del Capoluogo. “L’emergenza Covid – spiega - ha accelerato i processi di cambiamento, obbligando gli imprenditori a rivedere i propri modelli di business; ora più che mai l’Amministrazione Comunale può avere un ruolo strategico nell’accompagnare questa trasformazione: gli strumenti per fare scelte strategiche e coraggiose ci sono e dunque è il momento di agire”.

Per il presidente di Confcommercio Vicenza, infatti, “incertezze e preoccupazioni si combattono con un’unica medicina: la fiducia. Se gli imprenditori del commercio, turismo e servizi percepiscono che il Comune ha una strategia di rivitalizzazione seria e concreta del centro storico e dei quartieri, questo non potrà che influire positivamente su piccole e grandi scelte che questo periodo complesso richiede, a cominciare da quella se continuare ad investire nella propria attività o attendere; oppure se restare nella propria location o cogliere nuove opportunità approfittando di spazi lasciati vuoti da altri. Sullo stesso mercato delle locazioni – prosegue il presidente Rebecca – potrebbe influire positivamente un piano di rilancio urbanistico che valorizzi gli immobili già affittati e renda appetibili quelli sfitti”.

Le indicazioni e i dati per muoversi a ragion veduta ci sono tutti. A cominciare dall’ultimo Piano di Marketing Urbano redatto dagli esperti su incarico dell’Associazione e consegnato all’Amministrazione Comunale i primi giorni di febbraio: un corposo documento  che fornisce elementi di analisi scientifica sui quali basare scelte e linee guida concrete. “È uno strumento che, coordinato con il Protocollo d’Intesa sul Turismo siglato nell’ottobre del 2019 tra Confcommercio e Comune e  unito alle numerose sollecitazioni e indicazioni di pianificazione urbanistica fornite negli anni all’Amministrazione permetterebbe di avviare una fase nuova di confronto sui fatti”, ribadisce il presidente Sergio Rebecca, ricordando il fil rouge che collega questo studio al primo Piano di Marketing redatto 23 anni fa, poi ciclicamente rivisto da Confcommercio Vicenza per aggiornarlo allo sviluppo commerciale e turistico del Capoluogo.

D’altronde i temi strategici di pianificazione urbanistica-commerciale sul tappeto non sono nuovi. Tra questi, ad esempio, i grandi “contenitori vuoti”, ovvero immobili pubblici inutilizzati e senza una prospettiva d’uso a breve termine: “Si decida se monetizzarne il valore e ricavare risorse da investire nella riqualificazione della città o trasformali con nuove destinazione d’uso, rispondendo, ad esempio a bisogni annosi come quello dei parcheggi – continua il presidente di Confcommercio Vicenza –. Lasciarli così crea solo danni alla qualità urbanistica della città”.

 L’accessibilità è un altro tema strategico: “Sapere che il Comune ha un progetto preciso e calendarizzabile per dare respiro alla carenza di parcheggi in centro storico e in alcuni quartieri sarebbe  un altro segnale in grado di incidere sulla fiducia di negozianti e titolari di pubblici esercizi”, sottolinea il presidente di Confcommercio Vicenza, che rileva anche come “urbanistica, assieme alla sosta e all’altro tema cruciale della mobilità pubblica, siano elementi strettamente interconnessi da affrontare in una visione complessiva”.

E poi bisogna intervenire sulla pianificazione commerciale: “Esiste la possibilità di adottare strumenti in grado di introdurre restrizioni nell’insediamento di attività economiche, perché non possiamo lasciare che siano le medie e grandi strutture di vendita a scegliere dove insediarsi seguendo esclusivamente proprie valutazioni di convenienza, senza tenere conto dell’interesse generale. Prima però il Comune deve decidere quali sono gli obiettivi di rilevanza pubblica per il governo del territorio e agire di conseguenza”, incalza il presidente Rebecca.

Anche se oggi l’attenzione è ancora sull’emergenza Covid, è però sotto gli occhi di tutti quanto il lockdown abbia velocizzato alcuni processi di trasformazione della società e del mercato. “Pur apprezzando alcuni provvedimenti di aiuto sia da parte dello Stato che delle amministrazioni comunali – conclude il presidente Rebecca – un cambio di passo si impone: per sostenere il commercio ed il turismo vicentini non servono slogan, servono decisioni rapide in grado di creare prospettive reali di sviluppo”.

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