Foto di gruppo per le botteghe e attività storiche riconosciute dal Comune di Vicenza
Con una suggestiva cerimonia che si è tenuta lunedì 15 dicembre a palazzo Trissino il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai e l’assessora alle attività produttive Cristina Balbi hanno consegnato il riconoscimento a due botteghe e cinque attività storiche che da decenni rappresentano un presidio di qualità, tradizione e socialità nei quartieri e nel centro storico.
Alla cerimonia hanno presenziato il sindaco Giacomo Possamai, Cristina Balbi, assessore allo sviluppo economico e al territorio, e i titolari delle botteghe ed attività storiche di Vicenza, insieme a Federico Azzolini di Confcommercio, Giuliana Pavan, presidente dell’associazione Botteghe storiche e Riccardo Barbato di Confartigianato.
Le nuove botteghe storiche sono il ristorante Ovo sodo della Bema Srls di Jacopo Tranquilli in contra’ Pescherie Vecchie 5 e l’ottica Soprana e Marcato Snc di Antonio Marcato in contra’ Muscherìa 6.
Le nuove attività storiche sono il commercio di frutta e verdura di Bianca Venco di contra’ San Marco 7, la Farmacia Doria alla Pigna d’Oro di Tommaso Feltrin in piazza dei Signori 49, il negozio di merceria, abbigliamento e arredo casa Dalla Nea roba bea di Maria Italia Tonello, la sartoria Paola Girardi di corso Fogazzaro 139 e l’oreficeria Salvadori Spa di Carla Borin in galleria Porti 2.
“Il riconoscimento di botteghe e attività storiche vale anche di più perché da il senso dei commercianti che resistono e in tempi difficili per il commercio di vicinato tengono alto l’orgoglio, la storia e l’identità del commercio della nostra città. - ha commentato il sindaco Possamai - La cosa bella poi è che sono tanti, per cui l’invito ai vicentini è di andarci di frequentarli, non solo durante le vacanze di Natale ma anche durante l’anno”.
Con la concessione del titolo, conferito dopo l’analisi della documentazione presentata dai titolari e un sopralluogo dell’assessora allo Sviluppo economico, il Comune di Vicenza riconosce come il commercio di vicinato sia un elemento essenziale di vitalità urbana e un presidio di socialità nei quartieri. Ai titolari è stata consegnata perciò una targa ricordo e una insegna di riconoscimento da apporre ai locali dell’attività.
Con i nuovi conferimenti, il patrimonio cittadino arriva a 44 botteghe storiche e 42 attività storiche.
Le nuove botteghe storiche
Ovo sodo – Contra’ Pescherie Vecchie 5. Il ristorante di Jacopo Tranquilli, aperto ogni giorno dell’anno senza rinunciare alla passione per il Lane e per il Vicenza Calcio a 5 (di cui è presidente), è noto per l’ambiente unico: sale con arredi tutti diversi e resti archeologici romani rinvenuti durante la ristrutturazione. Ha ottenuto anche il riconoscimento della Confraternita del Baccalà.
Ottica Soprana e Marcato Snc – Contra’ Muscherìa 6. Una storia che affonda le radici negli anni Venti del Novecento, quando Alfredo Soprana emigrò in Argentina come riparatore di occhiali e orologi. I figli continuarono l’attività a Valdagno e nel 1954 Adolfo aprì a Vicenza, in piazza dei Signori, il negozio di ottica e orologeria. Dal 1985 lo gestisce Fiorenza Soprana con il marito Antonio Marcato, oggi affiancati dai figli Piero e Alberto. Una continuità familiare che mantiene vivo un mestiere artigiano di grande tradizione.
Le nuove attività storiche
Frutta e Verdura Bianca Venco – Contra’ San Marco 7. Da quasi 32 anni Bianca Venco e il marito Paolo Braggion gestiscono quest’attività nota per la cura verso la clientela, con clienti affezionati che arrivano anche da fuori città. Il negozio vanta una storia ancora più lunga: Venco lo rilevò nel 1994 da Rita Cauduro, titolare dal 1957 negli spazi immortalati nel film Il commissario Pepe.
Farmacia Doria alla Pigna d’Oro - Piazza dei Signori 49. Attiva almeno dalla seconda metà dell’Ottocento, era originariamente la Farmacia e Drogheria Antonio Vicentini. Dopo vari passaggi generazionali, arrivò alla famiglia Doria: Girolamo, poi la moglie e la figlia Elena con il marito Leone. La farmacia - distrutta nel bombardamento del 18 marzo 1945 insieme ai tetti della Basilica - ha però mantenuto la sua funzione di presidio cittadino. Oggi è guidata da Tommaso Feltrin, subentrato alla madre nel 2019.
Dalla Nea roba bea - Strada Tormeno 17. Punto di riferimento per merceria, abbigliamento e arredo casa, il negozio è guidato da Maria Italia Tonello, che ha raccolto l’eredità della suocera Caterina De Rosso. Rimane un’attività profondamente radicata nel quartiere e molto frequentata anche da clienti provenienti da fuori città, con servizi personalizzati come consegne e accompagnamento delle persone anziane.
Sartoria Paola Girardi - Corso Fogazzaro 139. Fondata nel 1983 da Paola Girardi, modellista diplomata nel 1972, la sartoria nasce come laboratorio di moda su misura diventando rapidamente un punto di riferimento per creatività ed eleganza. Tra sfilate e riconoscimenti in Italia e all’estero - fino all’attenzione di Vogue nel 2012 - l’attività si è evoluta in atelier, trasferendosi infine nella sede attuale nel 1999. Paola Girardi è oggi riconosciuta anche come Maestra Artigiana, insegnante e figura attiva in Confartigianato e nell’Accademia italiana dei Sartori.
Oreficeria Salvadori Spa – Galleria Porti 2. Affonda le radici nella gioielleria Salvadori, aperta nel 1857 nelle mercerie di San Marco a Venezia. L’attività vicentina nasce nel 1948 in corso Palladio e si trasferisce poi nell’attuale sede nel 1990. Oggi guidata da Carla Borin, mantiene il legame con la casa madre veneziana, condotta da Marzia e Monica, eredi del gemmologo Gabriele Pendini. La produzione artigianale di gioielli, realizzati a mano con tecniche avanzate e design tutelato da copyright, rimane il tratto distintivo del marchio.
Chi può richiedere il riconoscimento
Botteghe storiche sono gli esercizi commerciali, i pubblici esercizi e le imprese artigiane in cui è stata svolta la stessa attività con la medesima merceologia, per più di 35 anni se si tratta di attività artigianale, e per più di 40 anni se si tratta di esercizi commerciali e pubblici esercizi; se le attività si sono svolte nello stesso locale con superficie aperta al pubblico non superiore a 250 metri quadrati; se i locali presentano elementi di particolare pregio architettonico o arredi di particolare interesse culturale o storico.
Sono considerate attività commerciali storiche gli esercizi commerciali, i pubblici esercizi e le imprese artigiane svolte con continuità per oltre 40 anni anche in locali diversi.
Il titolo di bottega storica comporta l’obbligo di mantenere le caratteristiche originarie di vetrine, insegne e arredi interni, con eventuali interventi di restauro o rinnovo consentiti solo se coerenti con il progetto approvato dal Comune.
Per le botteghe e le attività storiche è prevista una riduzione dell’80% dell’imposta comunale sulla pubblicità.
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