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LATTE E FORMAGGI IN ITALIA: ORIGINE IN ETICHETTA OBBLIGATORIA

Da mercoledì 19 aprile su tutte le confezioni scatta l'obbligo che spinge verso acquisti piu' informati e consapevoli

martedì 18 aprile 2017

Da mercoledì 19 aprile 2017 in Italia scatta l’obbligo di inserire nelle etichette di tutte le confezioni di prodotti lattiero-caseari l’origine della materia prima. In pratica, leggendo l’etichetta sulle confezioni di latte, yogurt, burro, mozzarelle, formaggi e lattici, il consumatore potrà capire la loro provenienza ed effettuare un acquisto più consapevole.  
Con il decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 28 marzo 2017, infatti, si afferma la necessità di un intervento sul tema dell'indicazione dell'origine del latte in etichetta volto a favorire e facilitare l'accesso del consumatore alle informazioni ed a rendere più efficaci le campagne di promozione, indicando le modalità con le quali le informazioni dei sistemi di etichettatura debbano essere riportate sulle confezioni di latte e di prodotti lattiero caseari.
Il provvedimento precisa, inoltre, che le indicazioni di origine devono riguardare il latte ed il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero caseari e devono essere stampate con dimensioni coerenti con quanto previsto dal Reg. 1169 del 2011 (art. 2).
"Vogliamo garantire - dichiara il Ministro Martina - la massima tutela e trasparenza per consumatori e produttori. Con la sperimentazione dell'origine in etichetta, infatti, chi acquista potrà scegliere in modo informato e consapevole il Made in Italy. Si tratta di una svolta storica che consente un rapporto nuovo tra gli allevatori, i produttori e i consumatori."
"L'Italia - conclude il Ministro - continuerà a spingere perché questo modello si affermi a livello europeo e per tutte le produzioni agroalimentari, perché è una chiave decisiva per la competitività e la distintività dei modelli agricoli."
 
Cosa cambia

Il decreto prevede che il latte o i suoi derivati dovranno avere obbligatoriamente indicata l'origine della materia prima in etichetta in maniera chiara, visibile e facilmente leggibile. L'obbligo riguarda il latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale.

Le diciture utilizzate saranno le seguenti:
a)"Paese di mungitura: nome del Paese nel quale è stato munto il latte";
b)"Paese di condizionamento o trasformazione: nome del Paese in cui il prodotto è stato condizionato o trasformato il latte".

Qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, sia stato munto, confezionato e trasformato, nello stesso Paese, l'indicazione di origine può essere assolta con l'utilizzo di una sola dicitura: ad esempio "ORIGINE DEL LATTE: ITALIA".

Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più Paesi, diversi dall'Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture:
- latte di Paesi UE: se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei;
- latte condizionato o trasformato in Paesi UE: se queste fasi avvengono in uno o più Paesi europei.

Se le operazioni avvengono al di fuori dell'Unione europea, verrà usata la dicitura "Paesi non UE".

Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all'origine e il latte fresco già tracciato.


ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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