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“BENE L’IPOTESI DEL TAGLIO DELL’IVA, MA ANCOR DI PIÙ SERVONO MISURE EFFICACI CONTRO GLI AUMENTI DELL’ENERGIA E GAS”

Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza interviene per commentare l’attuale fase politica ed economica e le ipotesi che troveranno posto nel prossimo Decreto Aiuti

giovedì 28 luglio 2022
“BENE L’IPOTESI DEL TAGLIO DELL’IVA, MA ANCOR DI PIÙ SERVONO MISURE EFFICACI CONTRO GLI AUMENTI DELL’ENERGIA E GAS” “BENE L’IPOTESI DEL TAGLIO DELL’IVA, MA ANCOR DI PIÙ SERVONO MISURE EFFICACI CONTRO GLI AUMENTI DELL’ENERGIA E GAS”

“La situazione è complessa per aziende e cittadini, però non possiamo fermarci a fissare il bicchiere mezzo vuoto, ma agire per preservare il tessuto economico e auspicare che chi ha le responsabilità di governo continui a gestire con impegno le sorti del Paese, nonostante il momento pre–elettorale tenga gli interessi impegnati più su altri fronti”. Così Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza interviene per commentare l’attuale fase del Paese, in un contesto geopolitico che non permette distrazioni. “Ci sono questioni evidenti come il caro energia e la crescita dell’inflazione – precisa - che richiedono interventi immediati e concreti, e un’economia che sta rallentando nonostante le imprese stiano facendo l’impossibile per reggere la situazione. Confidiamo quindi nel senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto l’operato del premier Draghi e del governo, ormai in fase conclusiva”.

Guardando alle ipotesi che dovrebbero trovare posto nel prossimo Decreto Aiuti, puntualizza: “Servono soprattutto interventi contro gli aumenti spropositati delle forniture di energia e gas e per contrastare il caro prezzi delle materie prime. Ci sta, quindi, l’idea di azzerare o tagliare l’Iva sui prodotti alimentari essenziali, ma – prosegue il presidente di Confcommercio Vicenza - sarebbe auspicabile una diminuzione dell’imposta anche per altri settori che più risentono del calo dei consumi come, ad esempio, quello dell’abbigliamento e calzature. Più di tutto, però, servono misure efficaci per contrastare i rincari energetici, che viaggiano a ritmi non più sostenibili”.   

Nel 2022, secondo le stime di Confcommercio, le imprese italiane del commercio, turismo e servizi pagheranno una bolletta di 24 miliardi, più del doppio rispetto al 2021. “Sono costi che difficilmente si assorbiranno senza ripercussioni sulla stabilità delle aziende e sull’occupazione - sottolinea Rebecca –. Sul fronte internazionale l’Italia si è mossa bene, preparandosi ad affrontare l’autunno e l’inverno, aumentando gli stoccaggi e trovando forniture di gas alternative alla fonte russa, ma l’attenzione deve essere sempre puntata sulle imprese, famiglie e cittadini, sia dal punto di vista economico che sotto il profilo sociale. Confidiamo – prosegue Rebecca sulle azioni dell’Europa, che si sta muovendo unita e solidale nell’affrontare la guerra in Ucraina e le conseguenze che ne derivano. In tal senso, rivedere le regole di formazione del prezzo dell'elettricità e l’introduzione del price cap per il gas, sono decisioni che assumono ormai il carattere di necessità, e che per meccanismi e conseguenze vanno ben oltre i nostri confini”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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