La crisi sanitaria "colpisce la vita delle persone, l'economia e la società". In nome di questa consapevolezza, Mario Draghi ha accettato la sfida di formare un nuovo governo, "fiducioso" di poterlo far nascere nel segno dell'unità invocata dal Capo dello Stato e di poter dare "risposte all'altezza della situazione". L'ex presidente della Bce dovrà prima vedere se riuscirà a coagulare il consenso necessario a sostenerlo: solo il Pd e IV per ora si schierano apertamente per lui.
Draghi ha spiegato di volersi rivolgere "innanzitutto" al Parlamento e dunque necessariamente si confronterà con i partiti. Ma dialogherà anche con le forze sociali, è la promessa che apre a una stagione di concertazione con imprese e sindacati. La tempestività dell'azione è per il Presidente della Repubblica un fattore chiave ma l'ex banchiere centrale avvierà le consultazioni prendendosi qualche ora in più per far decantare il quadro. Sceso dal Colle, Draghi ha assolto ai riti previsti in queste occasioni: colloquio con i presidenti delle Camere e poi a Palazzo Chigi per incontrare Conte.
La partita che dovrà giocare sul tavolo politico non si preannuncia facile: l'ipotesi di un esecutivo tecnico, seppure dei 'migliori', vede la levata di scudi della gran parte del Movimento cinquestelle, attraversato da molti distinguo. Trovare una posizione comune nella maggioranza che ha sostenuto Conte nell'estremo tentativo di dare vita al Conte ter è invece l'obiettivo al quale punta Nicola Zingaretti, anche in vista dei futuri appuntamenti elettorali. Parallelamente si muove il centrodestra, sempre alle prese con la medesima questione: Forza Italia è il partito più sensibile al richiamo dell'ex numero uno della Bce, mentre Salvini continua a mostrarsi oscillante e Giorgia Meloni ipotizza un'astensione come massimo sacrificio sull'altare dell'unità.
Il presidente nazionale Carlo Sangalli: “non mancherà il nostro contributo”
“La crisi sanitaria, economica e sociale impone tempi strettissimi. Centinaia di migliaia di imprese allo stremo hanno assoluto bisogno di risposte chiare per uscire da un’incertezza durata troppo a lungo. Il valore e il grande prestigio di Draghi sono riconosciuti a livello globale e questa è un’opportunità straordinaria dal momento in cui le decisioni più rilevanti per l’Italia saranno prese nel contesto europeo. Il Presidente della Repubblica, indicando l’ex governatore della Bce, non poteva fare scelta migliore e nello stesso tempo più coraggiosa. Confcommercio, che rappresenta oltre 700mila imprese del terziario di mercato, non farà mancare il suo contributo. Lo daremo, anzitutto ricordando, ancora una volta, la gravità dell’impatto dell’emergenza sanitaria su imprese e lavoro, l’urgenza dei ristori attesi, la necessità di utilizzare al meglio l’opportunità del Piano nazionale di ripresa e di resilienza, mettendo in campo buone riforme e buoni investimenti”: così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sulla scelta di Mario Draghi come presidente del Consiglio incaricato.
Sergio Rebecca, presidente Confcommercio Vicenza: "Ci aspettiamo che sappia scegliere una squadra all’altezza per affrontare una situazione drammatica"
Il professore Mario Draghi è stato scelto perché dotato di un curriculum e di un’esperienza di standing elevato ed è senz’altro una figura in grado di essere garante della nostra credibilità a livello internazionale. Il presidente Mattarella si è affidato ad un uomo che ha una caratura unica in Italia e sappiamo quanto il Paese in questo momento abbia la necessità di recuperare credibilità, dopo l’indecorosa sceneggiata politica a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi.
Draghi rassicura l’Europa e offre garanzie sull’uso dei cospicui fondi del Recovery Fund in arrivo. Ci aspettiamo che sappia scegliere una squadra all’altezza per affrontare una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo. Una realtà, sociale ed economica, che richiede scelte basate sulla competenza e non sul “colore”, perché oggi abbiamo bisogno di veri professionisti.
I problemi sono molteplici e urgenti: capiremo dal programma il percorso che Draghi intenderà tracciare per rimettere in moto il Paese, fermo da troppo tempo.
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