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SANZIONI SUL MANCATO PAGAMENTO CON IL POS? PRIMA VA RISOLTO IL NODO COMMISSIONI

Per Confcommercio Vicenza i costi delle transazioni vanno abbattuti in modo strutturale e va resa capillare ed efficiente la digitalizzazione anche delle aree marginali

mercoledì 15 dicembre 2021
PAGAMENTI ELETTRONICI: TORNANO LE SANZIONI? CONFCOMMERCIO CHIEDE “UN CAMBIAMENTO DI ROTTA” PAGAMENTI ELETTRONICI: TORNANO LE SANZIONI? CONFCOMMERCIO CHIEDE “UN CAMBIAMENTO DI ROTTA”

Prima rendete strutturale l’abbattimento delle commissioni bancarie e poi possiamo parlare di sanzioni per il mancato utilizzo del Pos”. È questo il messaggio che Confcommercio Vicenza lancia al Governo sull’ipotesi, tornata alla ribalta con un emendamento al dl Recovery, di introdurre una sanzione pecuniaria nel caso il cliente non possa procedere al pagamento elettronico per l’acquisto di prodotti e servizi. La “multa” corrisponderebbe a 30 euro, più il 4% del valore della transazione. Un deterrente che, in sé, non viene bocciato tout court dall’associazione di categoria: “Siamo favorevoli a tutto ciò che può innescare un processo di modernizzazione del sistema dei pagamenti, perché va a vantaggio degli esercenti e dei clientichiarisce il presidente provinciale Sergio Rebecca –, ma se l’obiettivo è far crescere l’utilizzo della moneta elettronica, allora rendiamola realmente conveniente dal punto di vista delle commissioni, dotando poi ogni angolo del Paese, anche quelli più marginali, di reti infrastrutturali capillari ed efficienti”. E su questi fronti non tutti i passi sono stati compiuti. Ad esempio, è vero che Confcommercio ha ottenuto, dal 2020 in poi, un credito d’imposta sulle commissioni bancarie legate alle transizioni che va dal 30 al 100% a seconda del sistema di collegamento tra bancomat e registratore di cassa, “ma è altrettanto vero – incalza il presidente Rebecca – che ogni anno c’è la “spada di Damocle” del rinnovo di questa agevolazione da parte del Governo. O la rendiamo definitiva a carico della fiscalità generale, oppure dobbiamo agire sul sistema creditizio perché i costi siano abbattuti alla base, arrivando alle transazioni gratuite per i micro pagamenti”.

E se poi, tra le priorità del Pnrr c’è anche la digitalizzazione del Paese, allora non si può pensare a sanzioni sul mancato utilizzo del Pos quando ancora ci sono aree dove la rete è poco funzionale se non inesistente: “Già operare in zone marginali è complicato – conclude il presidente di Confcommercio Vicenza – se poi aggiungiamo ai costi fissi di installazione dei sistemi di pagamento elettronico anche possibili sanzioni sull’utilizzo del Pos, c’è il rischio che più di qualcuno pensi che non ne vale la pena e decida di chiudere: sarebbe un grave danno per chi in quei territori vive e lavora, oltre che per una parte dell’economia turistica”.

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