• Home 
  • Categorie 
  • Altre categorie 

DAL GOVERNO NESSUN IMPEGNO CONCRETO: SCIOPERO CONFERMATO

In una nota congiunta, firmata anche da Figisc-Confcommerico, la categoria illustra gli interventi richiesti. E il 25 e 26 gennaio c’è lo stop

mercoledì 18 gennaio 2023
DAL GOVERNO NESSUN IMPEGNO CONCRETO: SCIOPERO CONFERMATO DAL GOVERNO NESSUN IMPEGNO CONCRETO: SCIOPERO CONFERMATO

“Ancora oggi il Governo non ha saputo o voluto assumere la responsabilità di prendere impegni concreti sulle questioni che direttamente possono incidere anche sui prezzi dei carburanti. Immaginando evidentemente di poter continuare ad ingannare gli automobilisti gettando la croce addosso ai benzinai”. Così il comunicato unitario delle principali organizzazioni di categoria dei benzinai Figisc-Confcommercio e Fegica, dopo l’incontro di martedì 17 gennaio con il Governo, che di fatto non ha sbloccato la situazione e ha portato ad una conferma dello sciopero dei distributori di carburante previsto il 25 e 26 gennaio prossimi.

Nella nota le organizzazioni di categoria confermano “il pessimo giudizio sul decreto, pasticciato ed inefficace, a cui sarà necessario mettere mano pesantemente in sede di conversione. Abbiamo proposto con serietà al Governo – prosegue la nota - di assumere alcune iniziative tutte ispirate al recupero della piena legalità nel settore ed al ripristino di un sistema regolatorio certo, con l’obiettivo di adeguare efficienza e gli standard di servizio offerti agli automobilisti italiani e ottenere la proposizione di prezzi dei carburanti equi e stabilmente contenuti”.

Queste le proposte sul tavolo: “Nel medio periodo è necessario l’avvio di un confronto che metta immediatamente in cantiere la riforma del settore volta a chiudere 7.000 impianti, che secondo una stima prudente sono attualmente nelle mani della criminalità più o meno organizzata, recuperare al gettito erariale circa 13 miliardi di euro sottratti ogni anno alle casse dello Stato e quindi ripristinare condizioni di mercato e concorrenza non drogate. Più nell’immediato – continuano le organizzazioni di categoria dei gestori di impianti di carburante - deve essere urgentemente varata la norma che preveda controlli e sanzioni – attualmente inesistenti – per i titolari deli impianti che non rispettano gli obblighi di legge imposti sui contratti di gestione e gli accordi collettivi, posto che almeno il 60% dei gestori è senza contratto o con contratti illegali e condizioni economiche minime. Inoltre, è necessario che il Mit apra immediatamente il confronto sul Decreto Ministeriale che regola le concessioni delle aree di servizio autostradali, perché finalmente alle società concessionarie venga sottratta la possibilità di sfruttare a proprio esclusivo beneficio economico un bene in concessione pubblica come le autostrade e possano essere adeguati sia la qualità dei servizi che i prezzi attualmente fuori controllo. Il tutto deve trovare collocazione all’interno di un Accordo sottoscritto in sede di Presidenza del Consiglio, ad indicare la collegialità dell’intero Governo e sottrarre la vertenza in atto a qualsiasi speculazione all’interno della maggioranza”.

La nota si conclude lasciando aperto uno spiraglio alla trattativa: “In attesa delle valutazioni del Governo, lo sciopero previsto per i giorni 25 e 26 gennaio è confermato. Per fare emergere serietà e competenza richiesta c’è tempo fino al minuto prima della chiusura degli impianti”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

NEWS IMPRESE