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“AUTO: IMMATRICOLAZIONI A PICCO MA AD INCIDERE SONO ANCHE I RITARDI DELLE CONSEGNE”

L’analisi del presidente dei Concessionari aderenti a Confcommercio Vittorino Bisson sui dati del primo semestre 2022: “La difficoltà a reperire il nuovo spinge l’usato, ma attenzione alle truffe”

giovedì 21 luglio 2022
“AUTO: IMMATRICOLAZIONI A PICCO MA AD INCIDERE SON “AUTO: IMMATRICOLAZIONI A PICCO MA AD INCIDERE SON

I dati sulle immatricolazioni di autovetture e fuoristrada nei primi sei mesi del 2022 sembrano impietosi: in provincia di Vicenza registrano un – 36,86% rispetto allo stesso periodo del 2021, mancano all’appello quasi 5 mila vetture. Ma la lettura che proviene da Vittorino Bisson, presidente dell’Associazione Concessionari Ufficiali Autoveicoli di Confcommercio Vicenza placa chi vede una débâcle del settore: “Non è così -  ci tiene a precisare - perché il calo del venduto in verità è ben più limitato: il problema è che le consegne da parte delle case costruttrici sono al rallentatore a causa delle difficoltà nel reperire i semiconduttori e così molte concessionarie si ritrovano ad aver venduto sì le vetture, ma a non averle ancora ricevute dalla casa madre e dunque a  non poterle immatricolare. Nel nostro caso, ad esempio, come gruppo, abbiamo in questo momento un numero di veicoli in attesa di consegna 5 volte superiore rispetto a tempi normali”.

Il presidente dei concessionari vicentini non nasconde che gli acquisti siano però in calo rispetto allo scorso anno: “Perché è chiaro che la preoccupazione per il futuro, legata soprattutto a problema energetico e al contesto internazionale, si fa sentire”, afferma Bisson. E poi, ad incidere su un raffreddamento delle vendite sono anche i prezzi: “La politica messa in campo da molte case madri ha penalizzato la disponibilità dei modelli base delle vetture rispetto a quelli più costosi  e dunque il cliente che ha budget di spesa più limitati non trova un’offerta sufficiente. Potrebbe orientarsi sull’elettrico, ma anche qui i prezzi, nonostante gli incentivi, sono comunque inizialmente più alti, anche se poi si recupera con i bassi costi di gestione. Chiaro che questo penalizza la ricerca del nuovo”.

E apre le porte al boom di richieste che in questo momento sta vivendo l’usato: “Ma anche qui i problemi non mancano – sottolinea il presidente  dei concessionari aderenti a Confcommercio – perché se non si vende il nuovo non si ritira l’usato e dunque l’offerta diminuisce e salgono i prezzi”. Insomma, un circolo vizioso da cui è difficile uscirne e che ha anche un’altra controindicazione non di poco conto per i consumatori: “La ricerca spasmodica di usato – avverte il presidente Vittorino Bisson – rischia di far aumentare il rischio truffa, soprattutto nel rapporto tra privati, con caparre pagate e venditori che spariscono”. Da qui la raccomandazione finale del presidente provinciale dell’Associazione Concessionari Ufficiali Autoveicoli di Confcommercio: “Mi sento di raccomandare a tutti quelli che cercano usato di rivolgersi a operatori qualificati, verificandone anche la storicità, prestando molta attenzione a quelle offerte dove il venditore non dà le sufficienti garanzie di solidità”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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