• Home 
  • Categorie 
  • Turismo e Ristorazione 

BAR E RISTORANTI, IN FUMO QUASI 250MILA POSTI DI LAVORO

L'Ufficio studi di Fipe ha fatto il conto di quanto la crisi abbia impattato sull'occupazione nei pubblici esercizi. ll 70% di chi ha perso il lavoro ha meno di 40 anni, Toscana e Lazio le più penalizzate

mercoledì 17 marzo 2021
BAR E RISTORANTI, IN FUMO QUASI 250MILA POSTI DI L BAR E RISTORANTI, IN FUMO QUASI 250MILA POSTI DI L
Fonte: Confcommercio Nazionale

Nel 2020 bar, ristoranti, discoteche e imprese di catering e banqueting hanno perso 243mila occupati rispetto al 2019, anno in cui il numero di questi ultimi sfioravano il milione. Il colpevole? Semplice, la pandemia e le relative misure restrittive imposte ai pubblici esercizi. La stima, su dati Inps, è dell'ufficio studi di Fipe-Confcommercio, secondo il quale a pagare il conto della crisi sono stati soprattutto cuochi, camerieri, barman (tra questi anche poco meno di 20mila apprendisti). Non a caso sono proprio i più penalizzati, visto che il 70% di chi ha perso il lavoro ha meno di 40 anni.

Nel dettaglio, l’occupazione è calata del 25,2% nei ristoranti, del 26,2% nei bar e addirittura del 57,4% nelle discoteche. Senza sorprese, visto il blocco dei licenziamenti, è il lavoro a tempo determinato e stagionale ad essere stato penalizzato: 166mila fra coloro che hanno perso l’occupazione, il 54,9%, erano infatti lavoratori a tempo determinato e il 40,7% con contratti stagionali. A livello territoriale guida la triste classifica il Centro Italia, con Toscana e Lazio in testa, dove gli occupati sono scesi del 27,6%, mentre nel Nord Ovest il crollo si è fermato mediamente al 25,8%.

"Le nostre peggiori previsioni si sono avverate. Le imprese sono ormai allo stremo, senza più l'ossigeno necessario per respirare. Il mondo della ristorazione nel 2020 è dovuto stare chiuso forzatamente per 160 giorni ­- commenta Fipe Confcommercio - mentre ai locali da ballo e alle imprese di catering è andata persino peggio. Ogni volta che si intravedeva uno spiraglio di ripresa, ecco arrivare nuove chiusure. In questo modo si è smesso di investire sul futuro e infatti tra i più penalizzati ci sono stati i giovani e i giovanissimi. La speranza è che si possa invertire il trend una volta per tutte e che questo sia davvero l'ultimo sforzo. Ma occorre programmare la ripartenza sin da subito".

Stoppani: "nel 2021 rischiano il fallimento altri 50mila tra bar e ristoranti”
Nel 2020 hanno chiuso 15mila pubblici esercizi. La previsione per il 2021 è che ne chiudano altri 35mila e si arrivi complessivamente a 50mila. Inoltre, sono andati perduti 250mila posti di lavoro". Numeri drammatici quelli snocciolati dal presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Stoppani, per il quale "alle attività dei pubblici esercizi e ad altre commerciali sono stati imposti sacrifici e obblighi di chiusura. Nonostante questo il virus continua a correre e quindi probabilmente non siamo noi la causa di diffusione del contagio. Qualcosa non va nella filiera di presidio e gestione della malattia".

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

NEWS IMPRESE