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LE VACANZE? SOLO I VACCINI POSSONO SALVARLE

In leggero aumento a marzo l'indice di fiducia del viaggiatore italiano calcolato da SWG per Confturismo-Confcommercio, ma ci sono venti milioni di persone che non prenotano le vacanze (e intanto c’è chi va all’estero)

martedì 30 marzo 2021
LE VACANZE? SOLO I VACCINI POSSONO SALVARLE LE VACANZE? SOLO I VACCINI POSSONO SALVARLE
Fonte: Confcommercio Nazionale

Restrizioni agli spostamenti e incertezza sui tempi delle vaccinazioni frenano i progetti di vacanza degli italiani, che comunque stanno lentamente riprendendo fiducia sulla possibilità di viaggiare. È quanto emerge dalla consueta rilevazione condotta ogni mese da SWG per Confturismo-Confcommercio, con l’indice di fiducia del viaggiatore italiano che a marzo tocca i 53 punti, tre in più rispetto al mese precedente, ma comunque nove in meno in confronto allo stesso mese dello scorso anno.

Entrando nel dettaglio, scopriamo che un intervistato su tre ha dichiarato avrebbe voluto programmare un viaggio tra marzo e maggio, ma è rimasto bloccato dalle disposizioni che impediscono di circolare. Si tratta di cinque milioni di persone che si aggiungono ai sette milioni che non sarebbero comunque partiti a causa di timori per la salute, per mancanza di ferie o in mancanza di disponibilità economiche.

Ma ciò che emerge con più forza è il peso della situazione legata ai vaccini: se potesse ricevere l’agognato siero nelle prossime settimane, il 75% degli interpellati (ovvero quasi 20 milioni di persone) ha infatti risposto che, sarebbe più propenso a programmare e a prenotare da subito le sue vacanze. Interessante, poi, che il 62% del campione considererebbe con attenzione l’ipotesi di andare in una destinazione “Covid free”, fatto che dovrebbe spingere l’Italia a seguire velocemente l’esempio di Paesi come Grecia, Spagna, Croazia e altri Paesi che perseguono da settimane questa strategia.

Patané: “dal Governo ci attendiamo scelte decise”
Secondo il presidente di Confturismo-Confcommercio “il piano delle vaccinazioni non è solo un tema di salute, è un elemento essenziale per fare ripartire l’economia del Paese, cominciando dal turismo, che vale il 13% del Pil. Da questo Governo ci attendiamo scelte decise: bisogna puntare sul nostro settore, non solo con ristori adeguati in rapporto alle enormi perdite accumulate, ma anche vaccinando con priorità i nostri addetti, aderendo da subito e con convinzione all’iniziativa dei green pass digitali proposta dall’Europa e realizzando corridoi e destinazioni Covid free comunicandolo ai grandi mercati, come stanno facendo altri Paesi”.

Quanto al rilancio complessivo del settore, “il PNRR del 12 gennaio scorso, che al turismo dedica risorse per 1,5 miliardi in totale, deve essere profondamente rivisto. Il settore - aggiunge Patané - va posto al centro delle linee di intervento previste su digitalizzazione, transizione ecologica, riqualificazione di strutture e competenze, inclusione sociale e mobilità. Su questi temi abbiamo pronte proposte progettuali concrete, redatte da esperti ed europrogettisti, che vogliamo presentare nei prossimi giorni al ministro Garavaglia”.

Federalberghi: "aprire il turismo ai vaccinati e ai negativi ai test"
Un italiano che voglia andare in vacanza all’estero, ovviamente in un Paese che consenta l’ingresso ai turisti, può farlo. Ma se la stessa persona avesse intenzione di fare un viaggio meno esotico, non può. È il paradosso previsto da una disposizione del Dpcm 2 marzo 2021, in vigore fino al 6 aprile, e che Federalberghi denuncia con forza.

"Gli alberghi e tutto il sistema dell'ospitalità italiana sono fermi da mesi a causa del divieto di spostarsi da una regione all'altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia”, dice il presidente Bernabò Bocca.

Per superare questa “bizzarria” gli albergatori propongono di aprire i viaggi in Italia alle persone vaccinate o con tampone “effettuato non oltre le quarantotto ore precedenti il viaggio o con il risultato di un test sierologico che dimostri che si è guariti dalla malattia”.

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