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CASHLESS: SI PAGA SEMPRE DI PIÙ SENZA CONTANTI

Confcommercio si sta muovendo per un reale taglio delle commissioni POS. Intanto c'è attesa per il piano del Governo che dovrebbe partire l'1 dicembre

giovedì 01 ottobre 2020

Cashless, ovvero il modo di pagare senza l’utilizzo del contante, secondo recenti ricerche è la direzione verso cui ci stiamo muovendo. Sebbene ci siano consumatori che preferiscono usare banconote e monete per pagare conti e bollette, un’ampia fascia di popolazione utilizza soprattutto bancomat, carta di credito, o altri sistemi di pagamento come Satispay o semplicemente “appoggia” lo smartphone all’apposito dispositivo.
Se tutto questo solo qualche decennio fa sembrava fantascienza, oggi la tecnologia permette di utilizzare questi servizi in modo sempre più facile e sicuro.
Anche il Governo italiano sta varando un piano per favorire i pagamenti elettronici, che prevede l'azzeramento delle commissioni per i pagamenti digitali fino a 5 euro e la riduzione di quelli fino a 25 euro.
Ai primi incontri dello scorso 7 e 8 settembre ne sono seguiti altri a ritmo serrato, sotto la regia di Pago Pa, la struttura che gestisce i pagamenti alla pubblica amministrazione, incaricata dal Governo a coordinare il tavolo per arrivare al traguardo in tempo per il 1° dicembre prossimo.

Piano cashless dal 1°dicembre 2020.
Da tale data, infatti, dovrebbe partire il meccanismo, previsto dal Governo, che prevede un rimborso in conto corrente fino a 300 euro per gli acquisti fatti nei negozi fisici con pagamenti elettronici. In particolare sarebbe il 10% delle spese di qualsiasi tipologia, fino a un tetto di 3mila euro annui.

Oltre all’incentivo del 10% sarà previsto anche un particolare premio per i primi 100mila cittadini che useranno maggiormente il pagamento elettronico. Ai più “bravi” dunque, con il numero di transazioni più alte e a prescindere dalla spesa, verrà elargito un rimborso di 3.000 euro l’anno.

Tagliare le commissioni.
In questi giorni il Governo si sta incontrando i vari 'acquirer', che gestiscono i sistemi di pagamento come Nexi e Sia, i circuiti Diners e American Express e le banche, che emettono carte di credito Visa e Mastercard per definire i dettagli in vista della partenza dell’iniziativa il 1 dicembre 2020.

Confcommercio giudica apprezzabile il pressing che il Governo sta facendo sulle banche per ottenere il taglio delle commissioni sulle "microspese", ma – secondo Ernesto Ghidinelli, responsabile credito della Confederazione “perché il taglio delle commissioni renda i commercianti maggiormente disponibili ad accettare i pagamenti via Pos, anche per cifre modeste, occorre considerare nel complesso le condizioni contrattuali. E’ auspicabile – ha dichiarato al quotidiano Repubblica - intanto che si arrivi davvero a 25 euro, e poi che si tratti di una riduzione effettiva e non mascherata da incrementi di altri costi. Alcuni anni fa le commissioni vennero azzerate per i benzinai per i pagamenti fino a 100 euro, ma furono incrementati tutti i costi accessori di gestione del Pos”. Altro motivo di perplessità, ha spiegato Ghidinelli, è che “non tutti i commercianti hanno lo stesso potere negoziale con le banche”.

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