Confcommercio Vicenza ha partecipato giovedì 15 maggio ad un incontro, promosso dall’assessore alla Viabilità Cristiano Spiller, durante il quale è stato presentato il progetto di recupero dei posti auto studiato dal Comune per ovviare alla cancellazione degli stalli di sosta in corso SS. Felice e Fortunato per il futuro passaggio del Bus Rapid Transit. All’incontro era presente il responsabile delle Delegazioni Territoriali Federico Azzolini, accompagnato dall’architetto e urbanista Fernando Lucato.
Il progetto illustrato ha il merito di incrementare il numero di posti auto a disposizione, rispetto a quelli che potrebbero essere tolti sulla via. Si passa dai 52 stalli a pagamento attuali ai 69 previsti. La novità è che ai parcheggi recuperati su Piazzale Giusti e in via Battaglione Monte Berico ne sono stati aggiunti altri su tutta via Napoli, prevedendo la trasformazione in “strisce blu” dei posti riservati ai residenti (che saranno spostati nell’esistente parcheggio interrato).
“È una proposta che dimostra come l’Amministrazione Comunale rimanga sulla sua posizione di prevedere, per il Bus Rapid Transit, il doppio senso di marcia su corso SS. Felice Fortunato, mentre noi chiediamo una revisione del progetto, ovvero di deviare su viale Milano il BRT proveniente da ovest e diretto alla Stazione Ferroviaria – è il commento di Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza -. Noi però non ci diamo per vinti e pensiamo ci sia ancora spazio per cambiare il tragitto con l’obiettivo di salvaguardare le attività commerciali della via, che verranno penalizzate dalle modifiche viabilistiche. Perché è chiaro – prosegue il presidente Piccolo - che al di là dei posti auto ricavati in zona a compensazione, quello che si va a scardinare con questo intervento è proprio il concetto di prossimità della sosta, essenziale per la sopravvivenza degli esercizi di vicinato”.
Confcommercio Vicenza non manca di esprimere comunque un parere sull’elaborato presentato dall’assessore Spiller. La prima osservazione è che non è sufficiente “disegnare” dei posti auto “sulla carta” se non si prevede un intervento complessivo di riqualificazione dei luoghi interessati: “quando si allontana la sosta dai negozi – spiega Federico Azzolini, che per Confcommercio Vicenza sta seguendo da vicino la questione – è essenziale fare in modo che i clienti non percepiscano questa distanza, ricostruendo uno spazio sicuro e omogeneo che comprenda le attività economiche e le aree di sosta. Per farlo si deve intervenire su una serie di elementi: dalla pavimentazione all’illuminazione, dalla rimozione degli elementi di degrado alla valorizzazione delle pertinenze private, dai marciapiedi ai percorsi pedonali, che vanno ben organizzati e segnalati, fino a un’efficace videosorveglianza. Tutto ciò richiede investimenti, certo, ma è essenziale perché modifiche così impattanti incidano il meno possibile sull’attrattività dell’area e diano un senso di innovazione e di riordino degli spazi”.
Qualche perplessità, in questo senso, Confcommercio la solleva proprio su come via Napoli si presenta attualmente: “mancano marciapiedi, ci sono situazioni dove non c’è continuità nei percorsi, obbligando anche al passaggio in luoghi privati ad uso pubblico, alcuni stalli di sosta individuati non sono facili da usufruire e l’illuminazione non è adeguata – evidenzia Azzolini-. Insomma, l’idea di ripensare l’intero sistema della sosta dell’area, come è stato fatto, è condivisibile, ma il progetto appare incompleto: perché l’operazione abbia successo non basta ritinteggiare delle strisce da gialle a blu. Senza contare che anche il problema del carico-scarico merci per le attività non è stato adeguatamente risolto”.
Per il presidente di Confcommercio Vicenza Nicola Piccolo “se l’Amministrazione non intende mettere mano al passaggio della BRT, che ribadiamo andrebbe invece ripensato, servono quanto meno opportuni investimenti in riqualificazione per l’intero quadrante interessato, così da compensare l’evidente perdita di attrattività. Dobbiamo cioè – incalza il presidente Piccolo - creare nuove motivazioni perché i vicentini continuino a frequentare corso SS. Felice e Fortunato e le sue attività commerciali”.
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